Una pesante caduta di stile

Assembramento di gente davanti all'ingresso dell'Aula consiliare

Polemizzare sì, ma senza usare toni irridenti, nè insulti

MONREALE, 25 febbraio - Fermo restando che ognuno è libero di adottare lo stile che vuole, e che può decidere di essere una farfalla, così come un rinoceronte, confessiamo di essere rimasti molto sorpresi dall'esternazione che ieri pomeriggio ha deciso di fare l'amministrazione comunale.

Non crediamo che sia questa la sede per entrare nel dettaglio dell'agone politico e stabilire chi ha ragione e chi ha torto (ammesso che tocchi a noi farlo). Non possiamo, però, non notare che quella effettuata contro i consiglieri comunali Mario Caputo, Pippo Lo Coco e Santo D'Alcamo e contro il deputato regionale Salvo Lo Giudice sia stata un'entrata a gamba tesa, sotto il profilo dello stile.

I tre consiglieri, definiti dalla giunta comunale rispettivamente Keynes, Modigliani e Smith, vale a dire tre capisaldi dell'economia moderna ed il parlamentare regionale, appellato "scienziato della politica", si sarebbero resi "responsabili" di aver contrastato sotto l'aspetto politico l'approvazione del piano di riequilibrio del bilancio. Si potrà obiettare da ora fino all'anno prossimo dell'opportunità di tale azione politica, si potrà disquisire all'infinito sulla presunta validità del provvedimento che la giunta ha adottato, ma rivolgersi a chi ha contrastato l'azione con tono irridente, sarcastico e da sfottò, riteniamo non sia proprio di chi rappresenta le istituzioni, nè consono ad una corretta comunicazione istituzionale. Se proprio dobbiamo dirla tutta, anzi, questa uscita la riteniamo una pesante caduta di stile, che non fa bene a nessuno. Non a chi la effettua, non a chi la subisce, non ai quotidiani on line, che l'hanno pubblicata per un "dovere di cronaca" che, mai come in questa occasione, è sembrato un calice amaro da bere.

Nessuno ha mai apostrofato il sindaco chiamandolo Winston Churchill o Charles De Gaulle per la sua azione politica, perlomeno in una comunicazione pubblica, resa alla stampa. Nessuno ha mai detto all'assessore La Fiora, del quale abbiamo sempre apprezzato i modi e la sobrietà, che per la sua azione poteva essere accostato ad Albert Einstein o a Leonardo Da Vinci. Non ci stupiremmo se da domani in poi qualcuno pensasse bene di farlo. Col risultato di far diventare lo scenario politico un becero teatrino, fatto di insulti e di prese per i fondelli, degne di un tavolino all'aperto di un bar, ma di certo non della comunicazione pubblica e del rispetto delle istituzioni. Senza contare che, fortunatamente, i quotidiani on line monrealesi (Monreale News è tra questi) vengono letti pure al di fuori del nostro territorio. E questi botta e riposta sono un pessimo biglietto da visita per tutta la nostra comunità. Ecco perchè invitiamo tutti ad abbassare i toni ed a pensare ai guai di Monreale, piuttosto che a polemizzare in maniera così grossolana. Chiedendo scusa per questa reprimenda che ci saremmo volentieri risparmiati, ci auguriamo che ci si dia tutti una bella calmata.