Al 2013 chiediamo "normalità". Serve l'impegno di tutti
MONREALE, 31 dicembre - Il 2012 se ne va e francamente nessuno ne sentirà la mancanza. Si conclude un anno difficile, anzi difficilissimo per l'economia nazionale e per quella monrealese in particolar modo. Arriva il 2013, nel quale confidano tutti per un futuro migliore.
Per Monreale è stato un anno particolarmente pesante, con problemi grossi sotto gli occhi di tutti e con la soluzione che sembra decisamente lontana. Sono ancora vive più che mai le immagini dei continui incendi che hanno martoriato il nostro territorio l'estate scorsa. Uno dei quali, tra l'altro, ha causato danni così gravi da rendere necessaria la chiusura della strada statale 186, che ancora, malgrado i lavori siano stati consegnati, non è stata riaperta, con conseguenze pesantissime per la viabilità dell'hinterland.
Il 2012 è stato l'anno nel quale il bilancio di previsione, che nelle intenzioni dell'amministrazione comunale doveva essere approvato entro il febbraio scorso, ha visto la luce soltanto nell'ultimo giorno dell'anno, tra l'altro con un disequilibrio di circa 3,2 milioni di euro, per la cui copertura dovremo impegnarci per i prossimi dieci anni. E' stato l'anno in cui le tasche dei monrealesi sono state alleggerite dagli incrementi Tarsu, acqua, Irpef, Tosap, cui non si è aggiunta fortunatamente (almeno fino adesso) la maggiorazione delle aliquote Imu. Insomma una vera e propria mitragliata per le finanze dei cittadini, con effetti rovinosi.
Dal punto di vista politico è stato l'anno in cui si è consumata la rottura definitiva tra il sindaco Filippo Di Matteo ed il suo ormai ex sostenitore, Salvino Caputo, con attacchi politici e mediatici che Monreale News ha riportato puntualmente. Il 2012, però, è stato l'anno in cui la nostra cittadina ha visto approdare all'Assemblea Regionale Siciliana ben tre deputati: i confermati Salvino Caputo e Nino Dina e la "new entry" Salvo Lo Giudice. Un fatto questo che - siamo convinti - potrà portare benefici, a patto che realmente gli eletti lavorino per Monreale e per il suo sviluppo.
Dal punto di vista scolastico è stato l'anno della ristrutturazione della scuola Novelli, per la quale, però, non è stato rispettato nemmeno uno dei tempi di consegna originariamente previsti. I disagi sono stati e sono enormi per i genitori, soprattutto per quelli costretti ad "emigrare" altrove per mandare a scuola i propri figli.
Sotto l'aspetto religioso è stato l'anno del raduno delle Confraternite d'Italia, un vero e proprio evento per Monreale, che ha messo la nostra cittadina in vetrina per un giorno.
Adesso arriva il 2013, al quale non possiamo non chiedere miglioramenti. Quali? Semplice. Quelli che si racchiudono in una parola sola: normalità. Un paese in cui i negozi non chiudano per la crisi, in cui i dipendenti comunali e dell'Ato ricevano puntualmente gli stipendi, in cui ci sia un numero congruo di vigili urbani, in cui l'immondizia non sia arredo urbano permanente, in cui i turisti siano invogliati a restare, in cui i bambini possano andare regolarmente a scuola senza peregrinare di qua e di là, in cui i giovani abbiano la possibilità di condurre le loro attività aggregative e sportive, in cui esista il rispetto perla terza età, in cui la cura del territorio e dell'ambiente siano pane quotidiano, la visita ad un proprio caro estinto non debba essere ulteriormente intristita dalle condizioni del cimitero. Chiediamo troppo? Siamo convinti di no, purchè ciascuno di noi, ognuno per il suo settore di competenza, decida di fare la propria parte. Già, perchè come diceva Padre Pino Puglisi: "Se ognuno fa qualcosa...". Buon 2013 a tutti.