La testata è ormai un punto di riferimento nell'informazione cittadina
MONREALE, 15 settembre – Probabilmente all'inizio non ci credevamo nemmeno noi. Che Monreale News potesse raggiungere questi numeri francamente era difficile da pronosticare. Ed invece, passo dopo passo, siamo cresciuti e diventati adulti.
Oggi il nostro quotidiano on line compie due anni, durante i quali, con grande sacrificio, ma anche con tanto impegno ed altrettanto entusiasmo, è diventato (lo diciamo con orgoglio) un punto di riferimento consolidato nell'informazione cittadina. Un numero soltanto valga da indicatore: a fine ottobre, alla luce del trend attuale, Monreale News toccherà il traguardo del milione di visite ricevute. Ci sia consentito, pertanto, un pizzico di soddisfazione.
Detto questo, però, è doveroso guardare a che cosa è stato realizzato in questi due anni. Probabilmente la cosa più bella che siamo riusciti ad ottenere è l'aver fatto cambiare le abitudini informatiche di molti monrealesi, che se prima andavano a zonzo per il web, alla ricerca di notizie, adesso magari continuano a farlo, ma dopo aver dato un'occhiata, attenta o fugace, alla nostra testata.
Abbiamo cercato di mettere attenzione nella cronaca "bianca", tatto e delicatezza in quella "nera" e in quella "giudiziaria", sapendo bene che non è mai bello annunciare la notizia delle "disavventure" del prossimo, specie se magari lo si conosce personalmente, ma sapendo pure che, purtroppo, il dovere di cronaca difficilmente concede sconti.
Parlando di politica, abbiamo cercato di mantenere equilibrio, non negando spazio a nessuno e lasciando che siano i lettori - e non noi - a giudicare gli eventi. A chi ci chiede, in proposito, quale sia la nostra "linea" rispondiamo: quella di ascoltare tutti e non parteggiare assolutamente per nessuno.
Abbiamo messo, inoltre, entusiasmo e tifo, parlando di sport e delle vicende, a tutti i livelli, degli atleti che difendono i nostri colori.
Tutto ciò ci ha portato moltissimi elogi, ma – è inevitabile – pure qualche critica.
Ora, partendo dal fatto che, come si dice in siciliano, "cu mancia fa muddichi" o, come vuole un detto calcistico, che "i rigori non li sbaglia solo chi non li tira", abbiamo cercato di essere attenti più agli schiaffi, che alle carezze.
Sono i primi, più delle seconde, che - se metabolizzati ed elaborati - sono in grado, a nostro avviso, di garantire la crescita. Ben vengano le critiche, dunque, specie se costruttive. Quelle fine a se stesse, magari volgari o prevaricanti che a volte sono arrivate, in particolar modo su Facebook, le abbiamo rispedite al mittente, senza passare dal via e siamo pronti a rifarlo.
In conclusione, vogliamo ancora una volta ringraziare i nostri sponsor, che hanno creduto e continuano a credere nella nostra iniziativa. Ma il grazie più grosso va a tutti i nostri lettori, che con tanti "clic" dimostrano ogni giorno di gradire la nostra informazione.