Apre un secondo Ecocentro tra speranze e perplessità
MONREALE, 6 settembre – Vogliamo essere buoni: concediamo un'altra apertura di credito all'Ato Palermo 2 ed all'amministrazione comunale in tema di rifiuti. Ma lo facciamo più perchè vogliamo sperare, che per reale convincimento.
L'apertura dell'Ecocentro di Largo Padre Pio, che per i monrealesi è più semplicemente "u Spasimu", si propone di migliorare gli sconfortanti dati della raccolta differenziata. Dati impietosi, dai quali è necessario partire per cominciare a spiegare il malfunzionamento del servizio di raccolta rifiuti nel nostro territorio.
Certo, i precedenti non sono affatto esaltanti. Nell'autunno 2010, quando venne aperto l'Ecocentro di via Venero 201, i propositi erano identici e l'ottimismo pure. Si era partiti col proporre premi, prodotti tipici e quant'altro, per gli utenti più "ricicloni", proprio per invogliare tutti a "differenziare" i rifiuti. Salvo poi notare, dopo pochissimo tempo, che di regali e prodotti tipici non c'era più nemmeno l'ombra (e fin qui passi), ma soprattutto che il funzionamento dell'Ecocentro, al di là della mai venuta meno cortesia degli addetti, non è mai decollato.
Se "per motivi tecnici" lo sportello stava aperto una settimana sì e due no, se per gli stessi motivi anche la gente più volenterosa veniva abbandonata al proprio destino, si capisce bene che la raccolta differenziata a Monreale era destinata a restare soltanto una favoletta.
Ci si scusi, quindi, se salutiamo con doverosa, forse eccessiva, cautela, questo secondo tentativo, apprezzandone le finalità (ci mancherebbe), ma volendo vedere con gli occhi e toccare con mano le modalità di funzionamento e le percentuali di crescita della differenziata prima di esultare. Saremo i primi a ricrederci (con grande piacere) in caso di risultati positivi concreti. Nel frattempo invitiamo tutti i cittadini ad aderire all'iniziativa, nel nome di un senso civico che non deve mai venire meno.