Abbiamo giocato il jolly, è andata bene

Con la collaborazione di tutti possibile organizzare grossi eventi

MONREALE, 18 giugno – Con l'organizzazione del XXI Cammino Nazionale delle Confraternite delle Diocesi d'Italia ci siamo giocati il jolly ed è andata bene. Un po' come accadeva a "Giochi Senza Frontiere" fino agli anni '80.

Ricordate come funzionava? Una squadra che sapeva di essere forte in un particolare gioco giocava il jolly, raddoppiando i punti in classifica e solo al termine sapeva se se lo era giocato bene o se, invece, aveva sprecato un'occasione per compiere un bel balzo in avanti in graduatoria.

Con la kermesse religiosa che ha radunato circa diecimila persone (non è assolutamente il caso di aprire una guerra di numeri) Monreale si è giocata un bel jolly e se lo è giocato bene.

Il rischio che potesse andare male, in verità, lo si poteva correre, non foss'altro che per le proporzioni dell'evento. Come dire: non capita tutti i giorni di ospitare tutta questa gente, soprattutto con 30° all'ombra. Ed invece l'organizzazione ha superato la prova: il Cammino è andato bene. Oggi, all'indomani della manifestazione, possiamo affermarlo. Inutile stare a trovare piccole sbavature che possono esserci state senz'altro. Il dato di fondo è che la sostanza c'è stata.

Il Cammino ha detto che nella nostra cittadina, con la collaborazione di tutti, remando tutti nella stessa direzione, ognuno per la sua parte di competenza, è possibile ospitare manifestazioni anche corpose. Da ribadire, però: con la collaborazione di tutti, così come è avvenuto stavolta. Con lo sforzo dell'amministrazione, degli organizzatori, della cittadinanza, degli impiegati e perché no, anche della stampa si può fare bella figura anche su un palcoscenico nazionale.

L'evento, semmai, ha fissato un limite, che è proprio quello di ieri. Monreale, d'ora in poi, per averlo sperimentato sulla propria pelle, sa di non poter ospitare manifestazioni di portata ancora più grossa. Se in futuro dovesse presentarsi l'occasione (hai visto mai) di organizzare qualcosa di più impegnativo ancora, si tenga presente che si rischierebbe facilmente di fallire. Per struttura urbanistica e logistica non ci sarebbero le condizioni per fare bene.

Per ora, comunque, godiamoci la buona riuscita della manifestazione, consapevoli di avere assistito ad una pagina importante della storia della nostra cittadina.