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Beirut? No, Monreale

| Enzo Ganci | Editoriali

Decine e decine di buche rendono "impossibili" le nostre strade

MONREALE, 21 febbraio – Fin da quando ero piccolo mi hanno insegnato a valutare gli elementi base per giudicare l'operato di un'amministrazione comunale: acqua nelle case, raccolta dei rifiuti come si deve, decoro al cimitero e strade senza buche.

Quattro indicatori minimi per capire lo stato di salute del Comune. Come dire: facciamo in modo che almeno questi funzionino, su tutto il resto possiamo discutere quanto vogliamo.

Beh, a giudicare da questi elementi, non è che a Monreale ci sia molto da stare allegri...

Se, infatti, l'acqua nelle case tutto sommato arriva, pur con qualche disfunzione, specie in alcune zone del centro abitato, per quel che riguarda gli altri punti, i nodi vengono al pettine. E fanno male.

Della raccolta dei rifiuti non mi occupo in questa sede: Monreale News lo ha fatto diffusamente con cadenza, purtroppo, molto frequente. Così come del decoro del cimitero, del quale, ahimè, sono frequentatore abituale. Pulizia straordinaria con l'approssimarsi del 2 novembre, ma per il resto tutto all'insegna del tiriamo a campare...

Quello che salta all'occhio, però, soprattutto in questi giorni, è il degrado e l'ammaloramento delle condizioni dell'asfalto delle nostre strade. Buche che sembrano crateri e mica nelle zone più recondite della periferia, ma in pieno centro cittadino, con una frequenza, anche di una ogni dieci metri. Vere e proprie trappole, per automobilisti, motociclisti ed anche semplici pedoni, tanto da rendere facile, ma al tempo stesso amaro, l'accostamento alla città libanese di cui al titolo.

Qualcuno scherzando commenta: lo fanno apposta per testare il nostro livello mnemonico e capire se siamo attenti.... Al di là della battuta, però, dire che siamo ai minimi storici della decenza (sotto questo aspetto, ovviamente) sembra scontato. Tanto più che ci siamo sempre vantati (chissà se a torto o a ragione) di essere una cittadina artistica e turistica. Una condizione prestigiosa sì, ma che stride molto con quello che sono costretti a subire i nostri copertoni, i nostri ammortizzatori o anche solo i nostri sopratacchi.

Il Comune, con le comprensibili difficoltà finanziarie che conosciamo tutti, al momento va avanti alla meno peggio, cercando di "ntuppare" quelle buche più grosse (e purtroppo ormai sono tante) con materiale già acquistato e con il lavoro dei propri operai. Un lavoro encomiabile, considerate le ristrettezze tra le quali è costretto ad operare, ma di certo insufficiente per garantire decoro e soprattutto incolumità.

Dobbiamo aspettare l'approvazione del bilancio di previsione 2012 - ci dicono - all'interno del quale saranno previste le somme necessarie per una manutenzione straordinaria delle strade.

La speranza è che di qua ad allora non si impingui né il numero degli infortunati, nè la cifra necessaria ai loro risarcimenti.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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