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C'eravamo tanto amati...

| Enzo Ganci | Editoriali

L'idillio Di Matteo-Caputo è già solo un ricordo

MONREALE, 12 gennaio – C'eravamo tanto amati per due anni o forse più. C'eravamo poi lasciati, sì ricordo come fu. Fu che si interruppe l'idillio (politico) che aveva funzionato alle amministrative del 2009 e che aveva portato alla vittoria di Filippo Di Matteo nella corsa a sindaco, con il supporto determinante di Salvino Caputo.

Un connubio andato avanti, tra alti e bassi, per poco più di due anni, ma che si è spento come una candela quando l’ex vicesindaco ha lasciato il suo posto in Sala Rossa, a causa della sentenza della Corte Costituzionale, che ha imposto una netta separazione tra la carica di deputato regionale e quella di amministratore di un Comune con più di ventimila abitanti. Probabilmente la deflagrazione del “caso” politico di adesso trova il suo innesco proprio in quella fase.

Il 2011 è stato, purtroppo, un annus horribilis per i monrealesi e soprattutto per i loro portafogli. Sono aumentati in ordine sparso: addizionale Irpef, Tarsu, acqua, suolo pubblico, passi carrabili. Insomma, poco da stare allegri. Il tutto, peraltro, accompagnato da una qualità dei servizi che dire scadente è come usare un eufemismo.

Adesso il Pdl, probabilmente sull’onda del malcontento popolare, o forse temendo di indebolire il proprio consenso, prende le distanze da una politica di siffatta pressione tributaria. Ma sinceramente viene difficile pensare che queste scelte siano state operate da altri, o dal sempre citato a Monreale, Pupo della piazza. Le scelte di un’amministrazione, ce lo vogliamo augurare, sono sempre il frutto di senso di responsabilità e ogni bravo amministratore che le effettua se ne assume sempre la paternità. Le delibere sono state votate, verbali consiliari alla mano, dalla maggioranza che fino a martedì mattina ha sostenuto la giunta Di Matteo. Non da altri.

Crediamo che basti questo perché ciascuno tragga le proprie conseguenze e faccia le valutazioni personali. Tutto questo lo sanno benissimo anche gli esponenti del Pdl che oggi prendono le distanze da ciò che fino a qualche giorno fa hanno portato avanti. Non andiamo molto lontano dalla realtà, quindi, se diciamo che probabilmente alla base del “dissidio” ci sarà dell’altro. E ci piacerebbe tanto capirlo, se qualcuno lo spiegasse con franchezza.

In questi giorni assistiamo ad un susseguirsi di commenti e reazioni da parte delle diverse forze politiche, che (legittimamente), nell’ambito di un confronto cittadino democratico, vogliono far conoscere la propria posizione sulla questione. E Monreale News ne è stata attenta cassa di risonanza. Fra qualche giorno, però, come è normale che sia, la ridda di voci si attenuerà. Sul tappeto resteranno (ahinoi) i problemi di sempre, che purtroppo non si risolvono a colpi di proclami, né con le polemiche sterili. Di quelle la gente ne farebbe volentieri a meno se ci fosse qualcuno che quei problemi li risolve.

· Enzo Ganci · Editoriali

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