MONREALE, 31 dicembre – Forse, un po’ troppo frettolosamente, credevamo di essercene sbarazzati. Di aver messo alle spalle questa terribile pandemia, che, ormai da quasi due anni, condiziona fortemente le nostre vite. Forse ci sentivamo vincitori, dopo tanto soffrire.
E invece ci tocca lottare ancora, stare in campana e non abbassare ancora la guardia. A ricordarcelo sono i numeri da capogiro che in questi giorni accompagnano i nostri pomeriggi, che ci presentano una situazione relativa ai contagi che ci fa tremare le vene ai polsi.
Eppure, la martellante campagna vaccinale condotta opportunamente dal nostro governo, che ha messo l’Italia in una posizione di privilegio rispetto ad altri Paesi anche più evoluti del nostro, ci ricorda che la situazione è decisamente migliore rispetto ad un anno fa, quando le vaccinazioni avevano preso il via solo da pochi giorni. Se oggi i morti quotidiani non li contiamo a migliaia come sarebbe successo l’anno scorso, se oggi le terapie intensive non esplodono, come accadeva dodici mesi fa, con buona pace dei no-vax, lo dobbiamo alle milioni di dosi iniettate sulle braccia del 90% degli italiani.
Poniamoci, quindi, ancora una volta con fiducia di fronte alle indicazioni della scienza e delle istituzioni, soprattutto adesso che il momento è difficile, a maggior ragione adesso che occorre far fronte comune di fronte a queste enormi avversità.
Anche a Monreale, e nel nostro territorio in generale, nel nostro piccolo, facciamo prevalere quel senso di comunità che può permetterci di superare i mille problemi che ci attanagliano e che, soprattutto in regime di pandemia, ci sembrano a volte insormontabili. Rispolveriamo quello spirito di solidarietà che abbiamo tirato fuori ai tempi del lockdown e che deve caratterizzare la vita di tutte le comunità degne di questo nome.
I problemi sul tappeto – ce lo ha ricordato ieri la giunta comunale – sono davvero tanti ed alcuni anche abbastanza grossi. Fortunatamente, però, anche la voglia di fare bene non manca e probabilmente, con il tempo e con la pazienza, riusciremo a venirne a capo.
Mi piace pensare, da appassionato di sport, che questo 2022 che bussa alle porte e che fra qualche ora si materializzerà, possa essere simile alla nostra staffetta 4x100, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo. Partita sfavorita, messa accanto a rivali più quotati, ma poi, col sacrificio e con il lavoro e con l’ultima spallata, fino all’ultimo metro, porta a casa un risultato inaspettato, storico e per questo più bello. Buon anno a tutti.