Che non sia un fuoco di paglia

MONREALE, 24 giugno – Probabilmente il titolo è infelice, considerando che il caldo e lo scirocco stimolano gli appetiti di stupidi e delinquenti. Certamente, però, è efficace. E l’augurio sincero è quello che il fuoco di questi giorni non sia un fuoco di paglia.

 Per fuoco intendiamo l’aria che abbiamo respirato a Monreale in questi giorni. Un’aria salubre, nonostante le alte temperature, e che vorremmo durasse ancora a lungo. Lo spettacolo mozzafiato dell’Infiorata, che ci fa vivere e toccare con mano la nostra tradizione artistica e culturale., che ci fa ricordare che Monreale è un paese vivo e con tanta voglia di godersi le sue bellezze e il suo patrimonio monumentale. Uno spettacolo che ha coinvolto decine di maestranze, di volontari che hanno sfidato il caldo torrido, di semplici cittadini che hanno voluto rispondere: “presente”. Ma che ha coinvolto pure le scuole, vero e proprio “cuore pulsante” della nostra città.

Ma non vogliamo e non dobbiamo tacere ciò che ci ha fatto vedere la bella settimana di Sport in Piazza, nella quale la promozione di tante valide attività motorie è stata l’unica protagonista dei pomeriggi della settimana che si è appena conclusa. Una settimana che ci ha ricordato come lo sport non sia un voluttuario o superfluo “di più”, ma che sia una necessità impellente per una comunità sana e soprattutto per il suo tessuto sociale più giovane.
Non vogliamo tralasciare nemmeno la devozione con cui la comunità monrealese ha seguito pure la processione del Corpus Domini, quella che più fedelmente incarna la fede cattolica, poiché viene portata in giro la materializzazione del sacramento dell’Eucaristia, al di là di quelle antiche e seguitissime dei simulacri, che pure sono parte irrinunciabile della nostra tradizione.

E ci si conceda di menzionare pure la competenza e la maestria con cui le associazioni Te.M.A. e Regius qualche giorno fa e l’Ateneo di danze dell’’800 ieri hanno messo in piazza le loro tradizioni: medievali le prime due, ottocentesca l’ultima.
Insomma, quanto basta per salutare con ottimismo e soddisfazione un clima che ha visto il paese protagonista di se stesso, della sua cultura ed in cerca delle proprie esigenze. Di questo non possiamo che essere contenti. Sarebbe un peccato, però, fermarsi adesso, ora che la macchina organizzativa, grazie soprattutto al contributo di tanti, associazione commercianti in primis, sembra avviata, oliata e funzionante. Il fuoco di paglia, pertanto, così come dice il nostro titolo, dimentichiamolo in fretta. Il fuoco, quello delle iniziative e della cultura, sia duraturo ed a prova di pompieri. Anche di quelli più bravi.