La Villa comunale, una sfida ancora persa

MONREALE, 21 giugno - Finora può essere considerata, purtroppo, una sfida persa. Un terreno sul quale il "cambio di logica" non ha funzionato. E' la villa comunale, un angolo della nostra cittadina che dovrebbe essere il fiore all'occhiello degli spazi pubblici monrealesi e che, invece, costituisce motivo di vergogna.

Risale ormai a quattro anni (era il marzo del 2011) la data in cui la fruizione del giardino pubblico ha subìto una forte restrizione. Una frana sotto la ringhiera dalla quale ci si può (o meglio, ci si potrebbe) affacciare per ammirare il panorama, indusse l'amministrazione di allora a circoscriverne l'area calpestabile, secondo la logica della "messa in sicurezza provvisoria" che difficilmente dalle nostre parti trova qualcosa di più definitivo.

Nel frattempo i mesi si sono susseguiti, poi pure gli anni , senza che la Villa Comunale, un pezzo di storia per ciascuno dei monrealesi, soprattutto perchè abbinato a quello della gioventù, ritornasse agli antichi splendori.
Occorrono finanziamenti che al momento non ci sono, d'accordo. Non è possibile oggi realizzare un intervento di fondo che garantisca le condizioni di sicurezza, come vorrebbe la normativa e soprattutto il buon senso. Bisogna accontentarsi di usufruire di una porzione limitata del giardino pubblico. Su questo fatto "nulla quaestio"e probabilmente, non sorgerà alcun contraddittorio. Ma su quello del decoro sì.

Sperare, sarebbe meglio dire "pretendere", che la Villa Comunale si presenti pulita e decorosa non è chiedere la luna. Il "cambio di logica" può partire dalle piccole cose. Ma il cambio di logica deve coinvolgere pure i cittadini, anzi è da loro che ce lo si aspetta. Perchè se è vero che è giusto protestare se nella villa regna l'incuria, è pure lecito indignarsi se da parte della cittadinanza i comportamenti sono ben lontani dal vivere civile e dalle regole della semplice educazione.

Il comitato spontaneo "VitAllaVilla", guidato da Rodolfo Lo Iacono, che del decoro della Villa Comunale fa la sua bandiera, da diversi mesi, ormai, lotta in maniera encomiabile perchè l'unico polmone verde di Monreale rimanga tale. Il resto lo faccia ciascuno di noi, per la gioia de bambini che vi giocano, mamme che vi portano i loro bimbi, nonni che vi si recano ricordando i bei tempi andati e, perchè, no, giovani innamorati che lì si promettono amore eterno.