E' stata una bella festa

MONREALE, 4 maggio - Forse con le sue braccia larghe avrebbe voluto stringere a sè Riccardo La Bruna ed Alessandro Faraci, due giovani vite strappate prematuramente all'affetto dei loro cari, al cui ricordo i confratelli hanno voluto dedicare il "Viaggio 2015".

Certamente, però, il Crocifisso in questo gesto avrà voluto racchiudere una comunità intera, che anche quest'anno, senza spazio per la crisi, ha voluto tributargli l'affetto e la devozione di sempre. Anche l'edizione 2015, infatti, nata con due grossi dispiaceri, che hanno molto turbato l'opinione pubblica monrealese, ha messo in luce il fatto che il Crocifisso è sempre il punto di riferimento spirituale della città.

Se ne saranno accorti i tanti turisti ed i tanti pellegrini che da varie parti d'Italia, così come da alcuni paesi europei, hanno fatto visita a Monreale, proprio per rendere il loro omaggio al "Patruzzu Amurusu". Gli appuntamenti religiosi sono stati seguitissimi e partecipatissimi: dalla novena, alla processione, passando per gli appuntamenti intermedi: tutti hanno evidenziato un'attenzione particolare non soltanto alle attività ricreative, ma anche e soprattutto a quelle legate al tema della fede. Pregevole quindi l'impegno di tutti: dal clero, alla Confraternita: tutti hanno portato il loro valido mattone alla realizzazione dell'opera.

Cuore listato a lutto a parte, però, l'edizione 2015 della festa più amata dai monrealesi può essere archiviata come un'edizione estremamente positiva. Forse, si augurano in tanti, quella che potrebbe segnare una svolta verso una rinascita culturale, spirituale e- perchè no - anche economica della cittadina normanna.

Durante questi giorni di festeggiamenti, il fermento lo si è respirato e toccato con mano. Un fermento avvalorato dalla scelta, riteniamo positiva, di dislocare gli eventi su diversi punti del territorio urbano. Un modo indovinato di dare a tutti la possibilità di vivere la festa e di trarre giovamento e beneficio dalla presenza (numerosa) della gente. Dalla punta di via Venero, quella vicina al semaforo, dove sono state piazzate le giostre, al centro storico delle due piazze principali, tutti hanno avuto la possibilità di mettere in tasca qualcosa, che poi, per chi gestisce un'attività commerciale, è sempre il nocciolo della questione.

Dal punto di vista delle organizzazioni degli spettacoli, riteniamo sia parere unanime salutare con soddisfazione il ricco cartellone messo sù dall'amministrazione. Un cartellone per il quale a parlare sono stati i risultati delle piazze piene (le foto pubblicate da Monreale News probabilmente sono state la giusta cartina al tornasole), che valgono più di qualsiasi altro commento. Deborah Iurato e gli Zero Assoluto, appuntamenti clou della festa, hanno soddisfatto anche chi storceva il naso preventivamente, così come degni di sottolineatura sono stati tanti altri eventi organizzati per la festa: da Daria Biancardi, ai vari cabarettisti, così come gli spettacoli folkloristici realizzati in piazza.

Chiusa la parentesi "Crocifisso", da oggi Monreale tornerà a tuffarsi nelle problematiche di sempre: da quella incancrenita dei rifiuti a quella dell'esiguità delle risorse a quella di una deriva culturale, che non promette nulla di buono. Questi giorni, però, forse hanno voluto dire che uscire da questo tunnel, che sembra di irreversibile declino, si può. Tiriamo tutti sù le maniche, però, e facciamo il nostro. Chissà che il bel risultato di questa festa non possa propagarsi alla vita d'ogni giorno. Ne saremmo tutti assai lieti.