Così decisamente no

MONREALE, 22 febbraio – Partiamo da un punto fermo: il pane di un padre di famiglia è sacro ed a nessuno è consentito scherzarvi. Un principio che va applicato a 360 gradi e 365 giorni all’anno. Un principio al quale non fa eccezione nemmeno la situazione dell’Ato rifiuti.

Ecco perché a tutti i lavoratori dell’Alto Belice Ambiente, dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo, vanno la solidarietà incondizionata ed il sostegno di tutta la cittadinanza. Andare a raccogliere spazzatura, sotto la pioggia d’inverno, o sotto il sole cocente d’estate, non è un’attività di divertimento, né di svago. È un lavoro duro e per niente gratificante, ma di grande valore sociale.

Per anni, al di là di come siano arrivati ad occupare quel posto di lavoro, i dipendenti Ato lo hanno onorato, pagando colpe non loro. Sono stati costretti a sacrifici enormi e a fare i salti mortali per ottenere stipendi regolarmente erogati. Hanno dovuto fare calcoli di ingegneria finanziaria per campare le loro famiglie, dal momento che la certezza dello stipendio a fine mese era ed è stata per anni utopia pura.

Ecco perché dobbiamo tutti toglierci il cappello di fronte all’impegno dei dipendenti, che spesso hanno lavorato pur sapendo di non percepire gli emolumenti quando sarebbe stato giusto riceverli e che ancora più spesso hanno fatto prevalere il senso di responsabilità e lo spirito di servizio nei confronti della città.

Tutto questo, però, finisce nel momento in cui una protesta legittima e condivisa da tutti si trasforma nel trionfo dell’inciviltà e del degrado. Vedere piazza Vittorio Emanuele ridotta come la discarica di Bellolampo o come un devastato campo di battaglia è stato uno spettacolo a dir poco deprimente. È stata una grande mortificazione per la città, per quella città, per la stessa città per la quale tantissime volte gli operai Ato hanno sudato e per la quale hanno profuso impegno ed energie, pur tra mille ed enormi difficoltà.

Di fronte alle vicissitudini degli impiegati Ato ed a quelle delle loro famiglie, tutti i monrealesi, perlomeno quelli che hanno la testa sulle spalle, saranno sempre solidali e pronti a schierarsi dalla loro parte. Di fronte da una barbarie così umiliante, con tutto il rispetto, decisamente no.