Piccoli segnali, ma serve di più

MONREALE, 20 luglio - Forse sono solo piccoli segnali. Segnali che, se confermati e confortati da atti conseguenziali, possono caratterizzare e soprattutto qualificare il senso di responsabilità di una comunità. Parliamo del tema, mai troppo dibattuto e mai fuori luogo, dei costi della politica.

Sentiamo parlare di sforbiciate ai compensi da attribuire ai componenti del collegio dei revisori. Un provvedimento, proposto dal Movimento 5 Stelle, che, se rispettoso del principio secondo il quale gli emolumenti devono essere proporzionali al grado di responsabilità attribuite, non può che trovarci d'accordo. Sull'argomento si pronuncerà il Consiglio comunale, al quale spetta la competenza su questo argomento.

Qualche giorno fa, sempre in tema di un giro di vite sui costi delle istituzioni, si era espresso il consigliere comunale ed ex sindaco, Toti Gullo, che aveva lanciato la proposta di svolgere le sedute consiliari e delle varie commissioni nelle ore pomeridiane, per non gravare ulteriormente sulle casse del Comune, che è costretto a rimborsare ai vari datori di lavoro le giornate lavorative non effettuate dai consiglieri impegnati nelle sedute. Una prassi che ha comportato un grosso esborso di somme di denaro che, invece, potrebbero andare a vantaggio di finalità sociali, che spesso sono quelle che pagano il conto delle ristrettezze economiche del municipio.

Sull'argomento salutiamo con piacere, inoltre, la vittoria del Comune nella causa contro l'azienda "Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello" che reclamava il rimborso per le assenze del consigliere comunale Francesco Barna e che invece dovrà rinunciare ai circa 85 mila euro richiesti, con le casse monrealesi che sentitamente ringraziano.
Insomma, come detto in precedenza, tanti piccoli segnali che lasciano sperare la realizzazione del vecchio detto delle nostre parti che dice che, "tanti pizzicuna fannu i carni nivuri".

Semmai, proprio in questo clima di spending review, di salti mortali per il reperimento di fondi, ci aspetteremmo una decurtazione anche minima, pure di indennità e gettoni da corrispondere ad assessori e consiglieri.

La palla adesso va al presidente del Consiglio comunale Giuseppe Di Verde, ai capigruppo consiliari e più in generale a tutti e trenta gli occupanti dell'aula "Biagio Giordano", ma soprattutto al loro senso di responsabilità.
Sarebbe un altro, importante segnale di normalizzazione di un paese che, purtroppo, per tanti versi normale non è.