Sempre sentito il culto della Madonna del Balzo di Bisacquino

La celebrazione è stata presieduta da monsignor Michele Pennisi

BISACQUINO, 22 agosto - Grande entusiasmo a Bisacquino, lo scorso 13 agosto, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giubilare marano, tenuta dall'arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, in preparazione al 350° anniversario del primo miracolo della Madonna del Balzo. Nella primavera del 1664, dice la tradizione legata al culto della Madonna bisacquinese, infatti, dopo alcuni preannunzi manifestatisi fin dal 1660, due pastori bisacquinesi trovarono una sacra effigie della Madre di Dio su di un balzo del Monte Triona, un'altura di 1215 metri alle cui pendici si trova Bisacquino.

Uno dei due, adirato per avere perso del danaro giocando a carte, dice ancora la leggenda mariana, colpì sacrilegamente la fronte della Madonna da cui scaturì subito sangue, mentre il giovane si accasciava privo di vita. Giunta sul posto, la madre del pastore supplicò la Vergine ottenendo poco dopo la restituzione del figlio sano e salvo. Successivamente in quel luogo scosceso fu edificato un santuario che da secoli è meta di pellegrinaggi da ogni parte della Sicilia. Il prodigio di Bisacquino appartiene a quella serie di taumaturgie in cui l'evento soprannaturale coincide con la condanna del gioco d'azzardo, un tempo severamente proibito dalla Chiesa cattolica. La concelebrazione eucaristica della Madonna del Balzo ha avuto luogo nel sagrato del santuario in uno scenario suggestivo dominato dalla montagna ammantata di pini e da un panorama che si estende fino alle coste tirrenica e mediterranea. L'arcivescovo, pellegrino tra i pellegrini, ha partecipato alla "mattinata", la messa delle 6,30 che per quindici giorni vede una straordinaria partecipazione di fedeli, che si preparano alla festa dell'Assunta.

 All'inizio della liturgia il vicario generale, monsignor Antonino Dolce, alla presenza dei sacerdoti della forania, delle autorità e di un grande concorso di popolo, ha dato lettura del decreto con cui monsignor Pennisi, accogliendo la richiesta del rettore monsignor Rosario Bacile, decano arciprete di Bisacquino, ha istituito uno speciale anno di grazia, dal 15 agosto 2013 al 15 agosto 2014, durante il quale si potrà lucrare l'indulgenza plenaria alle condizioni previste dalla Chiesa. Inoltre i sacerdoti bisacquinesi potranno assolvere i penitenti anche dalle censure e dalle scomuniche latae sententiae. Monsignor Pennisi, che lo scorso 26 aprile ha preso possesso dell'arcidiocesi normanna, ha posto il suo ministero nella mani di Maria Santissima, invitando i fedeli a pregare per lui. "Per noi bisacquinesi - spiega monsignor Bacile - la devozione alla Madonna del Balzo non è solo un fatto religioso, ma una dimensione antropologica che ci identifica. Per la nostra comunità è così iniziato un periodo di gioia durante il quale si succederanno avvenimenti religiosi e culturali".

Bisacquino è una cittadina di circa cinquemila anime ad ottanta chilometri da Palermo, dalla lunga tradizione religiosa: vi sono tre parrocchie, ben tredici chiese, un clero numeroso dal quale sono stati eletti due vescovi, è sede di vicariato foraneo e dal 1747 esiste una insigne collegiata nella chiesa madre. Tra i sacerdoti bisacquinesi emerge la bella figura di Giovanni Bacile, che fu parroco dal 1916 al 1941, è morto in fama di santità e nel 1989 è iniziato per lui il processo di beatificazione.

Gallery
{yoogallery src=[/images/stories/gallerie/madonna_del_balzo] width=[127] height=[90] style=[lightbox] effect=[fade] spotlight=[0] prefix=[thumb127_] thumb_cache_dir=[thumbs100] thumb_cache_time=[1] load_lightbox=[1] thumb=[rounded] rel=[lightbox[mygallery]] load_lightbox=[1] resize=[1] order=[asc] count=[75}