"Il lavoro sia dignitoso, è opera di Dio"
Intervento incisivo dell'arcivescovo alla vestizione dei confratelli del SS.Crocifisso
MONREALE, 1 maggio - I grandi temi del lavoro, le condizioni di dignità a cui questo deve sottostare, l'occupazione intesa come diritto-dovere sono stati al centro dell'omelia di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, nel corso della cerimonia di vestizione dei nuovi confratelli del SS.Crocifisso.
Il presule ha usato parole chiare e concrete per affrontare le tematiche legate all'occupazione nel giorno in cui lo Stato celebra la Festa del Lavoro e la Chiesa, non a caso, ricorda la figura di San Giuseppe Lavoratore.
Ad ascoltare le parole di monsignor Pennisi c'era una Collegiata gremita, nella quale non ci sarebbe andato ancora nemmeno uno spillo. Nel Santuario del SS.Crocifisso si celebrava, come di consueto il 1° maggio, la cerimonia di vestizione dei nuovi confratelli e del passaggio di grado di quelli più giovani. Una cerimonia, come sempre suggestiva, nella quale l'emozione dei futuri portatori della vara del "Patruzzu Amurusu", si aggiungeva a quella dei loro genitori.
"La Chiesa oggi ricorda il senso profondo del Lavoro - ha detto l'arcivescovo - inteso come volontà di Dio. L'uomo, infatti, attraverso il lavoro completa l'opera di creazione. Non ci si dimentichi, però, che il lavoro è finalizzato al riposo della domenica, giorno da dedicare a Dio ed alla famiglia". Sul tema occupazionale monsignor Pennisi è andato oltre: "Il lavoro - ha aggiunto - sia un mezzo e non un fine. E' un dovere ed un diritto, che non deve umiliare la dignità umana e non deve essere un favore da chiedere. Sia però pure un dovere, espressione di amore e di servizio generoso. Sia l'uomo sia al centro della nostra società e non il profitto. Necessario, infine, che ci siano condizioni lavorative più dignitose". L'arcivescovo, che ha invitato tutti a pregare per le vittime del lavoro, ha pure rivolto un pensiero particolare per Giuseppe Giangrande, il brigadiere monrealese ferito domenica scorsa a Roma, affidandolo alla protezione di Maria Santissima Addolorata ed al SS.Crocifisso.
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