Villaciambra, i tappi della solidarietà si trasformano in fondi per il Sud del mondo

L'iniziativa è stata avviata da don Enzo Bellante nel 2006 nell'oratorio "Don Bruno Di Bella"

MONREALE, 24 febbraio – I tappi di plastica “diventano” pozzi d’acqua, aule scolastiche e borse di studio:Villaciambra trasforma i rifiuti in strumenti di ricchezza. Si raccoglie, si ricicla e si dona nell’oratorio Don Bruno Di Bella, in provincia di Palermo.

Da quattordici anni il ricavato della vendita dei tappi è destinato al finanziamento di progetti nel Sud del mondo. Duplice, infatti, è il valore dell’iniziativa che educa grandi e piccoli al rispetto dell’ambiente e ai valori della solidarietà internazionale. Un buon esempio di economia circolare e di fratellanza che dovrebbe essere replicato ed esteso a scuole, uffici e altre parrocchie. 
Solidarietà, sostenibilità e responsabilità rappresentano i tre assi portanti dell’iniziativa. Negli ultimi due anni i proventi della vendita sono utilizzati per supportare l’attività di padre Mario Pellegrino, missionario marsalese di trentacinque anni che vive nei villaggi del Sud Sudan e aiuta sfollati e rifugiati con particolare riguardo ai giovani e alla loro istruzione attraverso il progetto delle borse di studio.

“Sono quindici i ragazzi e le ragazze, tra i quindici e i ventidue anni, che grazie alle comunità di Villaciambra e Palermo, possono studiare a Juba in Sud Sudan – racconta – Francesco Raccuglia, presidente dell’oratorio Don Bruno di Bella – grazie alla raccolta finiranno la ‘Secondary School presso Bro. Augusto Memorial College’, un istituto che fa parte dei progetti finanziati dalla CEI nel Paese. Così potranno giocare la loro carta per un futuro migliore“.

“Lo stoccaggio avviene in un’area messa a disposizione da una famiglia del posto – aggiunge Tore Pastore, membro del consiglio direttivo dell’oratorio – e grazie alla buona volontà di tanti si riescono a raccogliere tonnellate di tappi che, in big bag da circa 170 chili, sono periodicamente trasportate nella società con sede a Carini che li ricicla e realizza cassette per la frutta e tubi per l’irrigazione. Ogni chilo di tappo ci viene pagato 18 centesimi e dal 2009, anno in cui è stata avviata la raccolta, al 2021 abbiamo raccolto 140 tonnellate di tappi”.

Le borse di studio sono solo l’ultimo di una lunga lista di progetti realizzati in questi anni. Le opere frutto di buone pratiche ecologiche, solidarietà e impegno sociale sono iniziate nel 2006 grazie alla tenacia di don Enzo Bellante, in quegli anni parroco della chiesa Maria Santissima del Rosario a Villaciambra. “Dalla solidarietà alla solidarietà”, era il nome del progetto dalle nobili cause ma anche un’attività rivoluzionaria visto che la raccolta differenziata non era ancora stata avviata. Con il ricavato è stata finanziata in Libano la ricostruzione della scuola materna ed elementare, in Vietnam la realizzazione di cisterne e pozzi d’acqua, nel Burkina Faso sono state sostenute le attività nel Seminario di S.Cyprien di Kaia, e ancora un progetto dell’associazione LVIA in Somalia, eseguite operazioni di bonifica e di escavazione pozzo. In Romania, invece, sono state costruite alcune abitazioni nel villaggio dei ragazzi di Ciocanari e in Madagascar le donazioni sono servite per l’attività in favore delle donne madri, Centro Mitsiky.

“I rifiuti hanno una duplice ricchezza e la comunità l’ha compreso bene – commenta don Enzo Bellante, parroco di Santa Teresa, a Monreale – hanno colto, da una parte, l’importanza del riciclo e dall’altra la possibilità di ricavare qualcosa dalla vendita dei tappi e donare la somma per la realizzazione di progetti solidali. Tutto nasce da una richiesta di un’anziana signora – prosegue – che aveva sentito parlare della raccolta dei tappi e mi spinse verso questo impegno. Inizialmente – prosegue – non ero interessato ma soltanto perché le attività da portare avanti erano già tante. Poi parlai con i giovani che si resero responsabili dell’iniziativa così partì. Un’iniziativa che poco alla volta ha iniziato ad acquisire uno spessore interessante coinvolgendo molte persone“.