"Ho accettato con entusiasmo, lavorerò con impegno"

Parla don Ferdinando Toia, da domani alla guida di Santa Teresa

MONREALE,17 settembre - «Più gusto per la vita interiore, più coraggio per l’impegno sociale». È questa la ricetta base di don Ferdinando Toia, che domani, accompagnato dall’arcivescovo di Monreale, Salvatore Di Cristina, si insedierà alla guida della parrocchia di Santa Teresa.

Domani pomeriggio, quindi, per don Ferdinando, alcamese di nascita, 37 anni compiuti da qualche giorno, ordinato 12 anni fa come domani, arriva il momento di mettersi alla guida di una comunità, quella della parrocchia di Santa Teresa, che, pur essendo la più giovane tra quelle monrealesi, conta circa ottomila anime.

«Ho accettato con entusiasmo – dice padre Toia – anche se, certamente questo sarà un impegno gravoso, dal momento che rimango coordinatore della chiesa di Poggio San Francesco ed economo della Curia, ma gli impegni non mi spaventano e lavorerò con dedizione».

Don Ferdinando, nella sua nuova avventura, sarà affiancato da due diaconi: Antonio Cimenti e Giovanni Vitale, che hanno ricevuto il 29 giugno scorso, per San Pietro e Paolo.

Anche perché il nuovo disegno organizzativo della diocesi prevede che per tre parrocchie (Santa Teresa, appunto, Fiumelato e Santa Rosalia), pur restando ferma l’autonomia amministrativa, si prospetta una unità pastorale, una sorta di cammino comune, che quindi estende la sfera di competenza di questo blocco verso un territorio di ragguardevole portata.

«Ritengo di conoscere ormai il tessuto sociale monrealese – dice ancora padre Toia – e credo che si possa portare avanti un lavoro nuovo. La parrocchia deve essere un punto di riferimento: l’emergenza educativa è al primo posto e se la situazione oggi è quella che è, forse anche noi abbiamo le nostre colpe. Credo che la Chiesa debba incidere di più».

Fondamentale per don Ferdinando il compito dei collaboratori: «Bisogna investire sui giovani ed ognuno potrà dare il suo contributo». Fra le prime cose che don Ferdinando vuole realizzare, c’è la realizzazione di un oratorio per i bambini, da attuare presso il campetto attiguo.

L’ultimo pensiero per il nuovo parroco è per i suoi predecessori: «Sebastiano Gaglio, Nino Licciardi e Giuseppe Spera hanno fatto la loro parte, ciascuno secondo il proprio compito. Don Giuseppe Spera, il parroco che sostituisco, è stato davvero ammirevole: ha sistemato alcune cose che erano lasciate in sospeso ed ha intrapreso un cammino pastorale importante. Per questo lo ringrazio».