Parla il nuovo parroco che domani si insedierà a San Castrense
MONREALE, 9 luglio – Prima di cominciare la sua – speriamo lunga – avventura alla guida della parrocchia di San Castrense è andato in Terra Santa per affidare il suo compito al Signore, racconta. C’è tanta emozione, ma anche tanto entusiasmo in don Antonio Crupi alla vigilia dell’insediamento.
Domani pomeriggio, accompagnato dall’arcivescovo di Monreale, monsignor Salvatore Di Cristina, don Antonio farà il suo ingresso alla “Batìa”, da parroco titolare.
Lo attende un compito gravoso, ma al tempo stesso affascinante. Sa che guidare una parrocchia come quella di San Castrense, una delle più grandi di Monreale, sarà molto stimolante, ma anche impegnativo.
Soprattutto dovendo sostituire un “monumento” come don Alfonso Cannella, che ha fatto la storia della parrocchia nell’ultimo mezzo secolo. «Padre Cannella è una persona splendida – sottolinea don Antonio – e non sarà facile sostituirlo. E’ un sacerdote molto amato e molto stimato. Io mi presenterò con un po’ di trepidazione, ma con la certezza di voler lavorare tanto».
Sul come, si vedrà cammin facendo, perché, come si dice dalle nostre parti e come ricorda lo stesso sacerdote: «sulla carta si canta la musica». Quel che è certo è che ci sarà grande spazio per i laici. «Senza validi collaboratori non si va da nessuna parte – concorda il nuovo parroco – I laici sono fondamentali nella vita di una comunità parrocchiale. Insieme potremo programmare le attività».
Don Antonio Crupi torna a Monreale, dopo avere svolto il ruolo di economo del Seminario, prima del suo operato a Borgetto, dove certamente lascia tanti amici e tanti fedeli, che vorranno seguirlo a Monreale nella Messa di insediamento di domani pomeriggio.
Poi comincerà la sua attività, al servizio delle centinaia di persone che vorranno vedere in lui la loro nuova guida.