In voi ho avuto una famiglia spirituale

Riceviamo e pubblichiamo...

Il saluto del parroco alla comunità

Carissimi,

sono passati 48 anni da quando iniziai il mio servizio sacerdotale in mezzo a voi in qualità di Parroco, il 28 luglio 1963. In questi anni abbiamo camminato insieme, abbiamo vissuto ordinari e straordinari momenti di fede.

Abbiamo lavorato fianco a fianco per edificare la Comunità, per rendere la nostra Parrocchia chiesa per tutti, dove ogni assenza fa soffrire e qualunque presenza è motivo di gioia. Abbiamo investito tanto in mente, braccia e cuore perché la nostra Parrocchia sia "casa della comunione e della santità", dove i cristiani si aiutano reciprocamente a scoprire e realizzare la propria vocazione, nell'ascolto della Parola di Dio, nella preghiera, nella assidua partecipazione ai sacramenti e nell'attenzione concreta agli ammalati, agli anziani, ai poveri e agli ultimi. Abbiamo curato l'edificio materiale rendendolo sempre più bello, restaurando ciò che era necessario per dare decoro e bellezza al tempio.

Tante sono state le occasioni in cui abbiamo condiviso gioie, dolori, fatiche e speranze nella ordinaria testimonianza a Gesù Risorto, nostra speranza in un mondo che cambia. Sento di dovere tanto a ciascuno di voi per l'affetto, la stima, la comprensione, la collaborazione e la corrispondenza generosa che in questi anni non mi sono mai venuti a mancare. Davvero ho sperimentato di avere in voi una famiglia spirituale nella quale essere figlio e fratello, e dove, al tempo stesso, essere immagine di Lui, Padre nostro. Da parte mia, nonostante i miei tanti limiti, anche caratteriali, posso darvi testimonianza davanti al Signore di avervi amato e di avervi amato tanto. Ora il Signore nella persona del nostro Vescovo mi ha chiesto di lasciare voi per ragioni di età secondo il Diritto Canonico.

Nel salutarvi dico a tutti il mio grazie, particolarmente ai collaboratori più stretti ai quali va la mia affettuosa riconoscenza.

Saluto tutti con le parole di S. Barsanofio: "Il Signore vi salvi dai flutti come Pietro, vi liberi dalle tribolazioni come Paolo e gli altri Apostoli, vi protegga da ogni male come suoi amati figli e vi accordi ciò che il vostro cuore desidera" (Lettera 194). 
Aleggi su tutti lo spirito di San Benedetto con la bellezza della sua Regola "Ora et labora" (Prega e lavora).

Continui sempre e dovunque la benedizione di San Castrense, perché la sua protezione sia efficace, meravigliosa e confortante.

Maria, Madre del Popolo, ci faccia volgere ancora gli occhi verso i monti da dove verrà l'aiuto e allora di nuovo sulle nostre labbra fiorirà l'esultanza del Magnificat.

* Parroco di San Castrense