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Don Innocenzo Bellante si insedia a Santa Teresa: “In valigia porto la sacramentalità dell’Eucaristia”

| Enzo Ganci | Parrocchie

Chiesa gremita oggi pomeriggio per l’ingresso del nuovo parroco. LE FOTO

MONREALE, 17 ottobre – La chiesa era gremita, il clero molto ben rappresentato, a cominciare dalla presenza dell’arcivescovo Michele Pennisi. E questo per dare il benvenuto a don Innocenzo Bellante, che da oggi è il nuovo parroco di Santa Teresa del Bambino Gesù.

Padre Enzo, come tutti lo chiamano, ha fatto ingresso in quella che sarà la sua nuova comunità, dopo aver guidato per dodici anni quella di Maria Santissima del Rosario nella frazione di Villaciambra, dove una settimana fa i parrocchiani lo hanno salutato non senza qualche lacrima.

Don Innocenzo Bellante sarà alla guida della parrocchia dopo la positiva esperienza di don Ferdinando Toia, durata quattro anni, e lo sarà, secondo una formula del tutto inedita per Monreale: guidando cioè una comunità sacerdotale formata da quattro presbiteri, che, come ha sottolineato monsignor Pennisi nel suo discorso di presentazione, lavoreranno “in una comunanza di azione sacerdotale, per un impegno tutt’altro che indifferente, al servizio di un ampio territorio”.

Accanto a don Bellante, infatti, nei ristrutturati locali parrocchiali, opereranno padre Eliseè Ake Brou, proveniente dalla comunità di Altofonte, che svolgerà le mansioni di viceparroco, monsignor Sebastiano Gaglio, che nella parrocchia di Santa Teresa non ha certo bisogno di presentazioni per esserne stato il fondatore e poi da marzo, quando terminerà i suoi studi sulla Comunicazione, don Mario Campisi, ex rettore del Santuario del Santissimo Crocifisso.

Oggi padre Enzo ha assunto quindi l’impegno secondo il canone 527 del codice di diritto canonico, rinnovando l’impegno di servizio e obbedienza assunto il giorno della sua ordinazione sacerdotale. “Sono allenato alle difficoltà, sapendo che ci sono molte attese – ha detto il neo parroco nel suo discorso di insediamento – in valigia porto soltanto la sacramentalità dell’Eucaristia. A tutti chiedo aiuto, preghiere e suggerimenti. Non prenderò mai decisioni da solo, ma ascolterò tutti. Ci saranno innovazioni, ma senza stravolgere ciò che c’è di positivo”.

Nella sua lunga lista di ringraziamenti, dall’arcivescovo, a don Ferdinando Toia, giusto per citarne due, padre Bellante ha voluto spendere qualche parola speciale per la sua ex comunità di Villaciambra (“in dodici anni ho imparato tanto”, ha detto) e per monsignor Sebastiano Gaglio: “Oggi non saremmo qui senza il quo quarantennale impegno”.

Monsignor Pennisi, parlando dell’ingresso del nuovo parroco, ha invitato la comunità di Santa Teresa, “ad accoglierlo con gioia e fiducia” parlando di “momento importante, ricco di significato ed impegno, che avviene durante il sinodo dei vescovi. La parrocchia sia una comunità che promuove un’azione evangelizzante, coinvolgendo i parrocchiani e riconoscendo loro degli spazi”.

A nome della comunità parrocchiale il saluto lo ha dato Michele Montalbano, secondo il quale “i frequenti cambi al vertice non hanno garantito la continuità pastorale. La comunità, tuttavia, sarà presente e si stringe al nuovo parroco, al quale augura buon lavoro”.

“Saprà far bene – ha aggiunto il sindaco Piero Capizzi, a nome della città – come ha fatto a Villaciambra, diventando un punto di riferimento. La Chiesa – ha detto ancora il primo cittadino – svolge un ruolo centrale soprattutto in questo momento di disagio sociale ed economico, dando conforto e collaborazione a chi ne ha bisogno”.

Il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Verde, infine; verso don Bellante ha espresso parole di benvenuto e di proficuo lavoro nella comunità di Santa Teresa a nome dell’assemblea cittadina.Nel corso della ceirmoni particolarmente caloroso è stato l'applauso riservato a don Giovanni Vitale, che ha fatto da "traghettatore" parrocchiale, da quando ha lasciato don Ferdinando Toia, fino ad oggi.

Alla cerimonia era presente in veste ufficiale anche il sindaco di Balestrate, paese natio di don Bellante, Salvatore Milazzo.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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