Lo strumento del '700 è stato completamente restaurato
MONREALE, 20 febbraio – Sono terminati i lavori di restauro dell'antico organo della chiesa di San Vito. In queste due ultime settimane l'organaro di Chiusa Sclafani, Giuliano Colletti lo ha rimontato in sede.
Lo storico strumento non suonava più ormai da decine di anni e abbisognava di una radicale pulitura e restauro. La bottega organaria chiusalina, grazie ad un contributo della Regione siciliana, assessorato ai Beni Culturali e della Conferenza Episcopale Italiana, alla sensibilità e disponibilità dei parroci che si sono avvicendati, di don Pasquale La Milia prima e don Rosario Bacile, ha portato a termine il progetto.
Lo strumento è stato ripulito, risistemato e riportato al suo originario splendore. L'accurato lavoro ha visto il ripristino delle canne nella loro originaria lunghezza, con analoghi materiali e metodi lavorativi, la reimpellatura di tutte le parti, la sistemazione del mantice, e soprattutto la ripresa del diapason e del temperamento originali, che nel tempo erano stati alterati da interventi occasionali e maldestri. Ne è venuto fuori un delizioso strumento databile nella seconda metà del 1700, con l'aggiunta di un flauto nel 1800.
I lavori sono stati eseguiti sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza di Palermo e del maestro organista Giovanni Battista Vaglica per l'Ufficio di Musica Sacra della diocesi di Monreale.
Nei prossimi mesi, dopo il normale periodo di assestamento, sarà organizzato il concerto inaugurale con la relazione sul restauro.