San Martino delle Scale, è ormai prossima l'elezione del nuovo abate

Succederà nella carica a Salvatore Leonarda, scomparso nel 2013

MONREALE, 29 giugno - L'elezione del nuovo abate del monastero di San Martino delle Scale è ormai prossima. Ci vorrà ancora qualche settimana, ma è prevedibile che prima della fine dell'estate, termini il periodo di "vacatio", seguito alla prematura scomparsa dell'ultimo abate, Salvatore Leonarda, nel gennaio del 2013.

Per il momento, un amministratore apostolico, don Michele, ha gestito la struttura monastica. Adesso, la comunità invita tutti i fedeli alla preghiera per un momento tanto solenne ed atteso che coinvolge non soltanto il cenobio, ma, per l'importanza culturale e religiosa dell'abbazia, l'intera città di Monreale
Con il cambio delle norme canoniche, la proclamazione del nuovo abbate avverrà qualche giorno, o settimana dopo, l'elezione.

Padre Leonarda, scomparso a 64 anni, dopo una lunga e dolorosa malattia, ha lasciato un segno di sé indelebile nella comunità monastica. Originario di Geraci Siculo, aveva fondato l'Accademia di Belle Arti "Abadir", con sede presso l'abbazia di San Martino.
Era stato eletto abate di San Martino delle Scale il 14 novembre del 2000, benedetto il successivo 16 dicembre dal cardinale Salvatore Pappalardo. Nel maggio del 2004, il Capitolo generale della Congregazione cassinese, riunito a Montecassino, lo aveva eletto Abate Presidente. Aveva completato gli studi filosofici e teologici presso l'Ateneo Sant'Anselmo in Roma; in seguito, aveva conseguito la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico, la laurea in Filosofia e il dottorato in Teologia Biblica. Aveva anche insegnato Sacra Scrittura.

Prima di diventarne abate, aveva ricoperto diversi incarichi di responsabilità in seno alla comunità di San Martino: prefetto degli studi, maestro dei novizi, priore claustrale.
Tra le sue pubblicazioni, si ricorda "La gioia nelle lettere di San Paolo" (1989). Durante il periodo in cui è stato abate, ha promosso il restauro di libri antichi, quadri e paramenti sacri. Grazie al suo instancabile impegno, il Festival organistico è diventato un imperdibile appuntamento estivo per i cultori del genere.
Forse, però, la più importante eredità lasciata dall'abate Leonarda è il restauro della splendida abbazia, dopo avere lottato con la sua determinazione contro le lungaggini e le difficoltà burocratiche.