Calebrato oggi il 747° anniversario della dedicazione della cattedrale
MONREALE, 30 aprile - Un bilancio di un anno di mandato episcopale, sotto la guida di monsignor Michele Pennisi. È stato lo stesso presule a tracciarlo nel corso della funzione di celebrazione del 747° anniversario della Dedicazione della cattedrale di Monreale.
Un anno fa, per l'esattezza il 26 aprile 2013, proprio in occasione della data in cui la Chiesa monrealese festeggia la dedicazione della sua cattedrale alla Madonna, si insediava monsignor Pennisi, nel corso di una affollatissima funzione, alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose.
Per l'arcivescovo di Monreale, pertanto, proprio alla vigilia della festa del SS.Crocifisso, è tempo di guardare per un attimo all'indietro, per stilare un primo consuntivo di un anno intenso, tornado però con lo sguardo in avanti per la prosecuzione del cammino.
DIOCESI. "Ho visitato la quasi totalità delle comunità parrocchiali - ha detto monsignor Pennisi nel corso della sua omelia ed ho incontrato molte persone: Papa Francesco durante la visita ad limina ed in altre occasioni, i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i seminaristi, i laici appartenenti a varie aggregazioni ecclesiali, i catechisti, i ministri straordinari dell'eucaristia, i catecumeni, i malati e gli anziani, le persone diversamente abili e molti vecchi e nuovi poveri che, spesso abbandonati dalle istituzioni, si rivolgono alla Chiesa, molti studenti, docenti e dirigenti scolastici, i lavoratori nel luogo di lavoro soprattutto quelli che rischiano di perdere il posto di lavoro".
MISSIONI. Per alimentare l'apertura missionaria della nostra Chiesa, in particolare verso la Chiesa Universale, - ha proseguito l'arcivescovo - assieme ad alcuni confratelli nel sacerdozio ho visitato alcune comunità ecclesiali della diocesi di Iringa in Tanzania dove diverse parrocchie ed associazioni hanno contribuito a costruire chiese, scuole, strutture sanitarie e a realizzare adozioni a distanza. Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno fatto pervenire offerte per la costruzione di una scuola richiesta dal vescovo di Iringa".
VOCAZIONI E SACERDOTI. "Il Signore - sono state le parole di monsignor Pennisi - mi ha donato di ordinare in diocesi cinque presbiteri, due diaconi permanenti, tre diaconi in vista del presbiterato di accogliere le professioni religiose di alcuni membri di istituti di vita consacrata di amministrare nella nostra cattedrale nel fonte battesimale nuovamente ricollocato il battesimo e gli altri sacramenti dell'iniziazione cristiana a cinque adulti e il sacramento della confermazione a diverse migliaia di ragazzi e di giovani.
Desidero raccomandare alla misericordia del Signore - ha proseguito - i presbiteri che ci hanno lasciato durante questo anno monsignor Anonino Cusumano, padre Pietro Lombardo e monsignor Vincenzo Noto e ricordare nella preghiera i presbiteri che in questo anno pastorale che hanno festeggiato il 50° e il 25° di sacerdozio".
ATTIVITA' DIOCESANE. "E' importante - ha detto ancora il presule - impegnarsi, grazie alla presenza degli organismi di partecipazione ecclesiale e alla preziosa collaborazione dei vari uffici diocesani per una pastorale organica che chiami ad una profonda conversione tutti, clero e laici, e conduca ad un rinnovamento della presenza cristiana per il servizio.
Le parrocchie sono chiamate ad un profondo rinnovamento per essere luogo di manifestazione della comunione dei cristiani nella diversità dei doni spirituali e dei ministeri, nell'unità della missione. La pastorale parrocchiale deve integrarsi con la pastorale d'ambiente, con la pastorale sociale e del lavoro, con la pastorale culturale, scolastica e universitaria e con la pastorale caritativa e sanitaria".