Aids, monsignor Pennisi: "Non siano gli ammalati a pagare la spending review"

A Partinico il convegno regionale "Prendersi cura"

PARTINICO, 28 febbraio- La "persona" al centro delle metodologie di cura delle persone affette da Hiv. È il tema del convegno regionale "Prendesi cura", che si è svolto, ieri, a Partinico, organizzato dall'associazione "Casa Famiglia Rosetta", dalla sezione siciliana dell'Anlaids e dalla Caritas diocesana di Monreale.

Al convegno hanno partecipato scolaresche provenienti da ogni parte della Sicilia, oltre ad autorevoli esponenti del mondo sanitario che hanno esplorato il fenomeno in vari aspetti: clinico, sociale, economico, normativo, antropologico.

Erano presenti, fra gli altri, l'arcivescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi, don Vincenzo Sorce, presidente dell'associazione Casa Famiglia Rosetta, esponenti della Caritas diocesana, diretta da don Ferdinando Toia.

"E' necessario - ha detto don Sorce - aprire gli occhi sulla situazione che vivono le persone ammalate di Aids, collaborare per prevenire. Una realtà grave che si allarga sempre più, cui si associa un silenzio intollerabile. Nella realtà di Palermo e provincia ci sono mille persone affette da Hiv, è ingiustificabile il silenzio della politica e l'indifferenza generale".

L'arcivescovo Pennisi ha ricordato che il Mediterraneo è terra di accoglienza e di tolleranza, qualità da declinare in diversi modi, non dimenticando le persone che soffrono di una malattia ancora oggi discriminante.
"La spending review - ha detto il prelato - non può essere pagata da chi è ammalato e soffre".
Il convegno ha focalizzato l'attenzione sul modello di cura "bio-psico-sociale", una strategia di approccio alla persona multidimensionale, che non tenga conto soltanto dell'aspetto clinico.

L'associazione Casa Famiglia Rosetta gestisce, da molti anni, due case alloggio per persone affette da Hiv, a Caltanissetta e a Partinico. Dal 2005, in Tanzania, ha creato alcuni servizi destinati all'accoglienza di bambini e ragazzi sieropositivi, o con Aids conclamato, non soltanto per curarli, ma anche per accompagnarli in un nuovo progetto di vita.

Anlaids, prima associazione italiana nata per fermare il dilagare dell'Aids, è stata fondata da un gruppo di medici, ricercatori e giornalisti. Obiettivo, azzerare nuove infezioni e le morti. La Caritas è lo strumento attraverso cui la diocesi promuove la carità nelle comunità ecclesiali, e non solo.