Tempo di Quaresima, contribuiamo alla realizzazione di una scuola in Tanzania

"Intensificare le attività di sostegno alle famiglie in difficoltà"

MONREALE, 27 febbraio - "Vi invito a vivere la Quaresima di fraternità per contribuire alla realizzazione di una scuola che il vescovo di Iringa monsignor Tarcisius Ngalalekumtwa ha chiesto di costruire nella sua diocesi in occasione della visita che assieme al direttore dell'ufficio missionario diocesano e ad altri presbiteri abbiamo fatto in Tanzania lo scorso gennaio".

E'questo uno dei passaggi salienti del messaggio che l'arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi ha inviato a tutta la diocesi, in occasione dell'inizio della Quaresima, che prenderà il via mercoledì prossimo, giornata delle "Sacre Ceneri".

"In tal modo - prosegue monsignor Pennisi - alla purificazione interiore si aggiunge un gesto di comunione ecclesiale, secondo quanto avveniva già nella Chiesa primitiva. Noi oggi incontriamo, amiamo e serviamo Cristo presente nelle persone malate, sole, immigrate, detenute, prive di speranza, di cibo, di vestiti, di istruzione, di una abitazione e di un lavoro dignitoso.

Mentre ringrazio tutti coloro che attraverso l'evangelizzazione e i sacramenti donano ai fratelli e alle sorelle la ricchezza della grazia di Cristo e le diverse realtà ecclesiali per le iniziative a favore dei bisognosi - scrive ancora il presule - esorto tutti ad intensificare le attività e i servizi per rispondere a quanti sono in stato di necessità ed invito tutte le forze sociali a collaborare nel promuovere ogni genere di aiuto a sostegno delle famiglie in difficoltà e nel dare speranza ai nostri giovani.

La Quaresima che ci prepara alla Santa Pasqua è per la Chiesa un tempo prezioso e importante, nel quale la Parola di Dio ci fa sperimentare l'amore misericordioso del Padre e ci indica gli impegni della conversione sincera personale e comunitaria, della preghiera assidua,del digiuno gioioso, della carità operosa, della scelta prioritaria per i poveri.

Il Padre ricco di misericordia - conclude l'arcivescovo - rafforzi in noi l'attenzione e la responsabilità verso ogni forma di miseria umana perché diventiamo operatori di misericordia, ci riempia di ogni benedizione col dono del suo Spirito di amore perché possiamo risorgere con Cristo e, animati dalla speranza cristiana, aspirare alla felicità eterna".