Ordinati due nuovi sacerdoti, monsignor Pennisi: "Siate pastori, non funzionari"

"Imposizione delle mani" per Roberto Ciulla ed Angelo Giudice. LE FOTO

MONREALE, 11 febbraio - In una cattedrale gremita di fedeli sono stati ordinati oggi pomeriggio due nuovi sacerdoti, nel giorno di San Castrense. Si tratta di Roberto Ciulla, 32 anni e di Angelo Giudice, 43. Entrambi sono palermitani.

L'ordinazione è avvenuta nel corso di una celebrazione solenne, presieduta dall'arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, che, come vuole il rito, ha "imposto" loro le mani. Presenti alla cerimonia gli arcivescovi emeriti, monsignor Salvatore Di Cristina, monsignor Luigi Bommarito e monsignor Francesco Miccichè.

I due neo sacerdoti hanno percorso insieme il loro itinerario formativo. Entrati in "Noviziato" il 16 settembre 2006, avevano emesso i "voti perpetui" il 25 giugno scorso, per essere ordinati diaconi il 3 luglio successivo, sempre nella cattedrale di Monreale. Entrambi sono missionari della Misericordia ed hanno alle spalle un'intensa esperienza in Madagascar. Il loro ultimo percorso formativo lo hanno effettuato nella comunità di Capaci.

"Seguiamo l'esempio della vita di San Castrense" ha detto monsignor Pennisi, per celebrare il Santo patrono di Monreale, la cui reliquie per diverse settimane hanno fatto il giro delle parrocchie cittadine. "Un'iniziativa - ha aggiunto il presule - che è servita ad incrementarne il culto e la devozione". Quindi, rivolgendosi ai due neo sacerdoti, prima dell'imposizione delle mani, monsignor Pennisi ha sottolineato come questi si siano sentiti "abbracciati da Gesù, mettendosi alla sua sequela".

"Leggete e meditate la parola del Signore - ha proseguito monsignor Pennisi - L'imposizione delle mani sia gioia per i fedeli. Siate pastori e non funzionari. Possiate unire i fedeli in una sola famiglia e non stancatevi mai di essere misericordiosi, mostrando sempre tenerezza per gli anziani. L'opera del sacerdote non è quella di essere servito, ma di servire. A San castrense affidiamo voi, la città e la chiesa di Monreale".