Il tema è stato trattato ieri pomeriggio a Palazzo Arcivescovile
MONREALE, 12 gennaio - Il messaggio della fede, sempre attuale, esige una comunicazione adeguata all'evolversi dei tempi. È questo il tema dell'incontro "Le arti per la trasmissione della Fede" che si è svolto, ieri pomeriggio, presso il palazzo arcivescovile, organizzato dal Progetto culturale e dall'Ufficio Catechistico dell'arcidiocesi di Monreale.
Hanno partecipato l'arcivescovo Michele Pennisi e don Giuseppe Lonia, direttore dell'ufficio Catechistico e delle Comunicazioni sociali dell'arcidiocesi di Messina e don Pasquale La Milia. Presenti fra il pubblico, anche il sindaco Filippo Di Matteo,l'assessore alla Cultura Lia Giangreco e il capitano della Compagnia dei carabinieri di Monreale, Paolo Del Giacomo.
Esempio superbo di comunicazione mediovale, "biblia pauperum", il duomo di Monreale con i suoi mosaici, per secoli, ha esercitato un ruolo pedagogico per gli analfabeti; oggi, la sua bellezza continua a scuotere anche le coscienze degli agnostici.
Per l'occasione, il giornalista Roberto Gueli ha presentato tre video-catechesi, realizzati sui mosaici della cattedrale, dal monrealese Alessandro Spinnato, dedicati al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. I testi sono stati curati dal parroco della cattedrale, don Nicola Gaglio.
Ieri, è stato proiettato, fra l'emozione del numeroso pubblico, il video sul Figlio, che lo scorso 23 ottobre ha concluso il ciclo catechistico.
"Attraverso - ha detto l'arcivescovo Pennisi - la bellezza si può trasmettere la fede. Chiedo alle numerose guide turistiche presenti qui di non limitarsi a descrivere la storia dei mosaici, ma anche il messaggio di cui queste immagini sono portatrici". Padre Lonia si è soffermato sull'importanza, riconosciuta dagli ultimi Papi, delle moderne comunicazioni digitali e sulle loro potenzialità ai fini della diffusione della fede.
"Qual è il linguaggio idoneo per annunciare il Vangelo, oggi? si è chiesto don Loria. La Chiesa rischia di parlare senza comunicare. Gesù, nell'annunciare la Buona Novella, ha fatto delle scelte linguistiche ben precise: la fede più che descritta va narrata".
Al termine dell'incontro, l'arcivescovo Pennisi ha invitato i presenti a visitare il Palazzo arcivescovile.