Monsignor Pennisi: "Se almeno gli uomini fossero equiparati agli animali..."
MONREALE, 24 novembre - Ritorna l'appuntamento con la Giornata nazionale della colletta alimentare, prevista per il 30 novembre. L'iniziativa, giunta alla diciassettesima edizione, è promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus.
Per la Sicilia occidentale, Monreale è stata scelta quale sede di presentazione, cui hanno partecipato l'arcivescovo monsignor Michele Pennisi, Marco Lucchini, direttore generale della Fondazione, Liborio Milazzo, presidente del Banco Alimentare Sicilia occidentale. Sabato prossimo, i volontari si troveranno davanti a 10 mila negozi, per raccogliere cibo e viveri. L'obiettivo è superare la quota di quasi 200 mila tonnellate, donate l'anno scorso, nella sola Sicilia occidentale.
Raccogliendo l'appello del Santo Padre, durante l'udienza generale del 5 giugno 2013, la Fondazione invita tutti a partecipare alla colletta, anche come gesto educativo nei confronti di quanto proposto dal Papa: "Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano del cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore, che va al di là dei meri parametri economici. Invito tutti a riflettere sul problema della perdita e dello spreco del cibo per individuare vie e modi, che affrontando tale problematica, siano veicoli di solidarietà e condivisione con i più bisognosi".
"L'austerità - ha detto l'arcivescovo Pennisi - non è una brutta cosa, ma le attuali politiche contribuiscono ad aumentare le disuguaglianze e la povertà. In Europa, ad esempio, da parte della Germania, c'è la volontà di chiudere i rubinetti agli aiuti alimentari, ciò ci induce ad una maggiore mobilitazione delle coscienze. Negli Usa, si spendono 50 milioni di dollari per animali domestici, la stessa cifra che il G8 ha promesso, poi non concedendoli, ai Paesi poveri. Questo è il paradosso: i Comuni sono costretti a spendere più per gli animali che per le persone, vorremmo che almeno le persone fossero equiparate agli animali. La colletta alimentare è un gesto di solidarietà importante che supera l'assistenzialismo, perchè parte dal popolo per aiutare il popolo. Purtroppo, famiglie che contribuivano al Banco alimentare, oggi ne sono beneficiari a causa dei licenziamenti.
"Il fabbisogno alimentare - ha detto Lucchini - nel nostro Paese è ormai un'emergenza. In Italia, ci sono quattro milioni di persone che hanno bisogno di cibo, di cui il 70 per cento italiani, un numero in crescente aumento soprattutto con l'incedere della disoccupazione".