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Profanate le spoglie della Beata Pina Suriano, la condanna della Chiesa monrealese

| Enzo Ganci | Curia

"Coincidenza con la data dell'anniversario della beatificazione casuale o voluta?"

PARTINICO, 7 settembre - E' stata profanata la teca di vetro che a Partinico, nella chiesa del Sacro Cuore, custodisce le spoglie mortali della Beata Pina Suriano. E' stata sottratta una collana d'oro che la Beata aveva sul collo ed anche il rosario, posto tra le mani della Beata.

Nessun danneggiamento, fortunatamente, per la salma. L'ingresso dei malviventi è avvenuto da una finestra della canonica che dà sul cortiletto "Vicolo Di Lorenzo". L'episodio sacrilego, oltre a creare lo sdegno da parte di tutta la comunità partinicese, ha trovato anche la dura condanna dell'arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi e di tutta la diocesi.

"L'arcivescovo di Monreale - si legge in un comunicato a firma del vicario generale, monsignor Antonino Dolce - il Presbiterio e l'intera comunità diocesana deplorano il grave gesto di profanazione della tomba della Beata Pina Suriano nella chiesa santuario di Partinico, perpetrato da uno o più malviventi nella notte tra il 5 e il 6 settembre. Sorprende la coincidenza del gesto sacrilego con la data dell'anniversario della beatificazione di Pina Suriano. Coincidenza casuale o voluta? La comunità diocesana, già profondamente ferita per la lunga serie di profanazioni della Santa Eucaristia avvenute nel recente passato in alcune chiese del nostro territorio, esprime il proprio sdegno e, mentre innalza al Signore buono e misericordioso la preghiera di riparazione, affida al Suo cuore di Padre gli autori di questi misfatti".

· Enzo Ganci · Editoriali

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