Riceviamo e... pubblichiamo
Messaggio augurale pasquale del Vescovo di Monreale
Cari confratelli Presbiteri e Diaconi, Fratelli e Sorelle Carissimi,
Il mio ultimo messaggio di Quaresima sul nostro periodico diocesano Vi ha raggiunto quest'anno immersi nel clima della commossa partecipazione alla rinuncia di Papa Benedetto XVI "al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro"..
Anche questo messaggio di Pasqua – a cui, nonostante la mia nuova veste di Amministratore Apostolico, non voglio rinunciare – risente, e non potrebbe essere diversamente, del diffuso sentimento di gratitudine al Signore per il nuovo Vescovo di Roma, il Santo Padre Francesco, che continuiamo ad accogliere con ammirazione crescente come vero dono di Dio per il nostro tempo. La personalità di Papa Francesco ci ha colpito tutti fin dalle prime parole, dalle primissime esortazioni, dai primi gesti, perché erano tutti, parole, esortazioni e gesti, inusitati eppure familiari; sorprendenti eppure in qualche modo desiderati e attesi.
Nel fulgore di questa nuova Pasqua, ad appena un paio di settimane dall'"habemus Papam" e a pochi giorni dall'inaugurazione del suo ministero petrino – durante i quali la televisione e la stampa ci hanno riportato notizie e immagini di altre sue parole, esortazioni e gesti – ci ritroviamo tutti gioiosamente consapevoli che, il santo Padre ci ha rimessi davvero in cammino. Un cammino che dovrà trovarci insieme tutti, "vescovo e popolo", con in testa il popolo della Chiesa di Roma, poiché, come egli stesso ci ha ricordato usando le antiche parole del martire Ignazio d'Antiochia, tocca a quella Chiesa "presiedere nella carità a tutte le Chiese". E dovrà essere per tutti "un cammino di fratellanza, di amore, di fiducia tra noi".
Quale modo migliore di questo indicatoci dal Papa potremmo avere per augurarci una buona e santa Pasqua come cristiani e cattolici?
In cammino dunque, cari confratelli Sacerdoti e Diaconi, cari Fratelli e Sorelle laici, Popolo Santo di Dio! In cammino insieme con il "vescovo", quello che Vi preparate ad accogliere, l'arcivescovo eletto Michele, con slancio rinnovato e col santo desiderio di fare tesoro di tutta la grazia che Cristo Gesù ha seminato nei nostri cuori durante i giorni santi del Triduo Pasquale.
Ricorderete pure che, incominciando il suo cammino, Papa Francesco, ha voluto chiedere in quella sua prima sera alla Chiesa di Roma, con toccante umiltà e con fede semplice, di pregare il Signore perché lo benedicesse. E noi l'abbiamo visto inchinarsi profondamente, come ci si china quando si attende il dono dello Spirito Santo. Poi, con la forza di quella nostra preghiera, egli stesso, il nuovo Papa, ci ha benedetto tutti: il popolo di Roma e i cristiani del mondo intero. Quella sera tutti abbiamo capito meglio il significato della preghiera per il Papa.
Ora qui tocca a me e a Voi, carissimi, pregare per il nuovo Vescovo che la Provvidenza ha dato alla Chiesa santa di Monreale come pastore e guida del suo cammino pasquale di fratellanza, di amore, di fiducia reciproca.
Cristo risorto voglia benedire anche noi. Alleluia!
* Arcivescovo di Monreale