Alle 10 un concerto per organo ed ottoni, alle 11 la celebrazione
MONREALE, 9 novembre – L'abbazia di San Martino riapre al culto, dopo tre anni di chiusura per i lavori di restauro. La prima messa sarà celebrata, domenica prossima, 11 novembre, in occasione della solennità di San Martino di Tours, cui è dedicata la frazione.
Sarà possibile visitare la basilica dalle 9, ora dell'apertura, fino alle 10. Un quarto d'ora dopo avrà inizio il concerto per organo ed ottoni. L'esibizione è offerta dal cardinale Manuel Monteiro de Castro, Penitenziere maggiore, capo di uno dei tre Tribunali della Santa Sede. La celebrazione eucaristica è prevista alle 11.
Il cardinale, al termine della messa, impartirà la benedizione papale, dopo avere letto un messaggio speciale che il Pontefice Benedetto XVI farà pervenire per l'occasione. Alla celebrazione eucaristica ha assicurato la propria presenza anche il presidente del Senato Renato Schifani.
"La conclusione dei restauri – ha detto l'abate Salvatore Leonarda – e la riapertura al culto della basilica abbaziale costituiscono un traguardo importante, sia in ordine alla comunità monastica ed ecclesiale che fa riferimento all'abbazia di San Martino, sia in relazione alla salvaguardia del patrimonio storico-culturale della nostra Isola e, nello specifico, del nostro territorio".
L'evento è atteso da tutta la frazione come un importante appuntamento per il rilancio turistico della località montana. È un momento significativo anche per Monreale di cui la basilica è considerata uno dei "gioielli" più noti, ma anche meritevole di una maggiore attenzione in termini di circuiti turistici.
Soddisfazione è stata espressa dal consigliere comunale Luigi D'Eliseo. "L'evento – ha detto D'Eliseo - è ancora più sentito per gli abitanti di San Martino delle Scale: da sempre, l'abbazia e la comunità monastica hanno costituito un riferimento per la tutti gli abitanti della borgata, contribuendo a scrivere la storia e l'identità della frazione. Sono certo che da questo avvenimento tutta la città riceverà un nuovo slancio culturale e turistico.
L'abbazia, infatti, oltre ad essere frequentata dalla comunità locale è anche meta di numerosi pellegrini e turisti che si recano all'edificio benedettino sia per assistere alle cerimonie religiose che per ammirarne le bellezze".