Il presule morì il 29 settembre 2006 a soli 55 anni
MONREALE, 29 settembre – Officiata dall'arciprete della Cattedrale, don Nicola Gaglio, si è celebrata oggi pomeriggio la Messa di suffragio per ricordare la memoria di Monsignor Cataldo Naro, morto il 29 settembre del 2006 a soli 55 anni.
Monsignor Naro fu arcivescovo di Monreale per quattro anni, dal 2002 al 2006, prima che una morte improvvisa se lo portasse via. Un episodio ancora nella mente, quello della scomparsa di monsignor Naro, avvenuta nel giorno in cui a Monreale si celebrava il concerto organizzato dal Fondo per l'Ambiente Italiano, sotto la direzione del maestro Riccardo Muti, alla guida dell'orchestra giovanile "Luigi Cherubini".
Naro – come detto – fu arcivescovo di Monreale dal 2002 al 2006, dopo essere stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1974 per il clero della diocesi di Caltanissetta. Da quel giorno Monsignor Naro ha svolto un intenso impegno pastorale nella sua diocesi di origine: ha insegnato Storia e Filosofia presso il Liceo del Seminario di Caltanissetta ed è stato rettore della Chiesa di S. Giuseppe in San Cataldo. Dal 1986 al 1989 ha ricoperto l'incarico di Prefetto degli Studi dell'Istituto Teologico Diocesano e dal 1989 al 1991, era ben conosciuto in Sicilia per la sua attività accademica.
La Conferenza Episcopale Italiana lo nominò consulente del Servizio nazionale per il progetto Culturale, nonché del Consiglio d'Amministrazione del quotidiano Avvenire e del Comitato scientifico delle Settimane Sociali. Oltre a collaborare con i giornali La Sicilia, L'Osservatore Romano e Avvenire, monsignor Naro ha pubblicato studi aventi carattere prevalentemente storico e riguardanti la storia della Chiesa in Sicilia. Le sue esequie, avvenute in una cattedrale gremita, furono celebrate il 2 ottobre 2006, in una funzione officiata dall'allora presidente della conferenza Episcopale Italiana, cardinale Camillo Ruini. A lui si deve l'istituzione del museo Diocesano. Oggi Monreale lo ricorda con l'intitolazione di una via, avvenuta il 29 settembre 2010 a quattro anni dalla sua scomparsa, proprio dove sorge quello che i monrealesi chiamano l'Arco degli Angeli.