I pezzi provengono dai Musei Vaticani e dalla Santa Casa di Loreto
MONREALE, 6 giugno – Una sinergia che ha funzionato per fare un gradito omaggio all'arcivescovo di Monreale, monsignor Salvatore Di Cristina. Possiamo sintetizzarla così la mostra "Sicilia ritrovata" che è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa.
Si tratta di diverse preziosissime opere che da domani, fino al 7 settembre, saranno esposte nella Sala San Placido di Palazzo Arcivescovile.
Opere provenienti dai Musei Vaticani e dalla Santa Casa di Loreto, che fanno ritorno, seppur temporaneamente, nella "loro" Sicilia, perché realizzate da maestranze isolane.
L'iniziativa nasce da una collaborazione fra i Musei Vaticani, la Santa Casa di Loreto e il Museo Diocesano di Monreale, sostenuta e condivisa dall'Assessorato regionale dei Beni culturali, Dipartimento dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, e dall'Università di Palermo, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Studi culturali Arti Storia e Comunicazioni e l'Osservatorio per le Arti decorative in Italia "Maria Accascina".
L'esposizione intende costituire un ulteriore momento di valorizzazione del Museo Diocesano di Monreale, inaugurato il 13 aprile dell'anno scorso grazie alla collaborazione tra l'Arcidiocesi di Monreale e la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Palermo, in occasione del 75° compleanno di monsignor Salvatore Di Cristina, che – proprio per questo – si appresta a lasciare il suo incarico alla guida della chiesa monrealese e che ha fortemente sostenuto l'apertura al pubblico del Museo Diocesano.
Candeliere, ostensori, urne reliquiarie, pastorali, pissidi e tanto altro: insomma oggetti ormai divenuti sacri, che sono stati opportunamente restaurati e riportati al loro originario splendore.
«Un bell'evento – ha detto monsignor Di Cristina nel corso della conferenza stampa – un omaggio a nostri conterranei che hanno prodotto queste bellissime opere. Grazie a chi le ha custodite e restaurate. Si tratta di un'occasione per vederle esposte, grazie agli enti che hanno organizzato l'evento, regalando un momento di gioia».
«La Soprintendenza ha subito sposato il progetto – aggi8unge dal canto suo il sopraintendente provinciale ai Beni Culturali, Gaetano Gullo – contribuendo direttamente alla realizzazione di questa esposizione. Si tratta di pezzi unici, splendidi e particolari».
«Siamo riusciti a tirare fuori quello che c'era di siciliano – sono state le parole di Guido Cornini, che assieme ad Umberto Utro è dirigente dei Musei Vaticani – si tratta di un'iniziativa speciale anche per noi».
Il direttore del Museo Diocesano, Maria Concetta Di Natale ha ribadito come l'iniziativa sia «un dono a monsignor Di Cristina, secondo una sinergia che ha funzionato».
La manifestazione, infine, prima volta che accade in Sicilia, disporrà di una "app" per I phone, I pad ed I pod, in grado di mostrare i capolavori esposti con una voce narrante che ne spiega origini e caratteristiche.