Comunicazione del Papa: anno giubilare per la Madonna delle Croci ed indulgenza plenaria

Occorrerà partecipare alla Messa, confessarsi e comunicarsi

MONREALE, 27 marzo – Anno Giubilare per il Santuario della Madonna delle Croci. Da domenica scorsa, giorno del duecentesimo anniversario dell'apparizione dell'Addolorata, chiunque parteciperà alla messa, confessato e comunicato, otterrà l'indulgenza plenaria.

La dispensa papale, concessa dalla Penitenzieria Apostolica, è un fatto eccezionale che ha colto quasi di sorpresa la diocesi e tutta la città. La risposta di Benedetto XVI è arrivata lo scorso 20 marzo. A proporre l’anno giubilare era stato il rettore, monsignor Saverio Ferina, energico ultraottantenne che ha recuperato la chiesa per restituirla al culto, dopo decenni di abbandono. L’arcivescovo di Monreale Salvatore Di Cristina si è fatto latore della richiesta presso il Santo Padre. L’anno Giubilare durerà fino al 25 marzo 2013 e l’indulgenza sarà concessa anche a tutti coloro che non potendo raggiungere il santuario per giustificati motivi, parteciperanno alla messa in cattedrale.

Nella chiesa che si erge sul monte Caputo, le celebrazioni eucaristiche si svolgeranno tutti i sabati e le domeniche alle ore 17. Monsignor Ferina, rivolgendosi ai numerosi fedeli che domenica scorsa hanno partecipato alla messa, sfidando le avverse condizioni del tempo, ha chiesto di guardare alla Madonna come ad un faro nel buio delle difficoltà, così come Lei stessa si è presentata al garzone Matteo Quartuccio, durante una delle apparizioni. “Ad un gruppo di pellegrini – ha raccontato monsignor Ferina – che si era recato in pellegrinaggio da padre Pio, negli anni ’60, questi rispose: perché venite qui, mentre a Monreale avete la Vergine che cammina per le strade della città?” In rappresentanza dell’amministrazione comunale, alla messa ha partecipato anche l’assessore Marco Intravaia che ha detto: “riaffidiamo la città a Maria, nella speranza che ci guidi in questo momento buio e ci indichi la strada per risalire la china”. Il Giubileo, il suo primo piccolo “miracolo” lo ha già compiuto.

Durante queste settimane, gli scolari monrealesi parteciperanno ad un percorso che dalla chiesa del Rosario, passando per la Madonna dell’Orto, li porterà al santuario delle Croci, che la maggior parte dei monrealesi sotto i quarantenni non ha mai visitato. Eppure la chiesa, che domina Monreale, è la più fotografata e forse anche il più richiesta dai turisti, dopo il duomo. La sua gloriosa storia, iniziata con l’apparizione dell’Addolorata, è finita nel dimenticatoio. Durante gli anni dell’ultimo conflitto mondiale, il santuario fu occupato dagli sfollati e dileggiato. La vicenda che ne accompagna le origini è suggestiva. Il garzone, che in seguito divenne frate con il nome di Mariano, si recava ogni sera ad accendere l’olio votivo all’immagine della Vergine, presso l’ultima stazione di un’antica Via Crucis, voluta dai Francescani, nel 1787, al termine di una missione quaresimale.

La Madonna gli offrì del pane caldo, simbolo della Grazia di Dio e tornò a parlare con lui diverse volte, in quella stanza, detta del “tesoro”, che era il luogo dove fra Mariano viveva da eremita. Subito si sparse la voce e i pellegrini giunsero numerosi, ricevendo grazie di ogni tipo. Fra i miracolati vi fu anche Francesco di Borbone, figlio del viceré spagnolo, che giunto claudicante sul luogo dell’apparizione vi abbandono la stampella, dopo essere stato guarito. La chiesa fu costruita nel 1815, al suo interno Francesco Manno dipinse un grande affresco raffigurante lo Spirito Santo sotto forma di colomba.