Per la prima volta monsignor Isacchi celebra la ''Natività di Maria'' che coincide, a Monreale, con la festa della Madonna del Popolo
MONREALE, 9 settembre – E’ stato celebrato ieri pomeriggio in cattedrale il solenne Pontificale in onore della Madonna del Popolo, presieduto dall’arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi, nel giorno in cui la Chiesa festeggia “la Natività della Beata Vergine”.
Il presule ha officiato la cerimonia alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose fra i quali il sindaco Alberto Arcidiacono, l'assessore Geppino Pupella, il comandante della Stazione carabinieri di Monreale, Antonio La Rocca, il presidente dell’Anps di Monreale, Santo Gaziano. Presenti numerosi fedeli, rappresentanti del clero, le suore degli istituti monrealesi e i seminaristi.
Nel corso dell’omelia Monsignor Isacchi ha ricordato che ‘’lo slancio verso la fede cristiana, l’inizio della Chiesa di Gesù Cristo è stato possibile, perché esistevano in Israele persone con il cuore in ricerca, persone che non si erano accomodate nella consuetudine, ma avevano scrutato lontano alla ricerca di qualcosa di più grande: Zaccaria, Elisabetta, Simeone, Anna, Maria e Giuseppe, i Dodici e molti altri. Poiché il loro cuore era in attesa poterono riconoscere in Gesù colui che Dio aveva mandato e diventare così l’inizio della sua famiglia universale. Maria non solo ha fatto parte di questa schiera, ma tutt’ora fa parte di questo popolo di sognatori. È la Madonna del popolo in attesa, del popolo che profeticamente riesce ad anticipare il futuro qui ed ora’’.
L’esempio di Maria come modello da seguire ancora oggi “Maria - ha affermato Isacchi - non è Madonna del popolo che si arrende al male, alla disillusione del pensare che tanto le cose non cambiano. Non è Madonna del popolo che pensa che “si stava meglio quando si stava peggio”. Non è Madonna del popolo degli sconfitti nella speranza che pensano soltanto a loro stessi e al loro personale tornaconto. Non è Madonna del popolo che prende le distanze dall’altro perché povero, cattivo, straniero. Fratelli e Sorelle, Maria è donna del popolo che decide di giocarsi in questa vita e fa la propria parte con Amore. È Madonna del popolo che dice sì a Dio e perciò si rimbocca le maniche per ricostruire la Chiesa e un mondo più umano”.