Le reliquie si conservano in cattedrale
MONREALE, 18 settembre - Per Monreale è un’occasione unica per riscoprire un pezzo inedito della sua storia. San Luigi dei Francesi, ovvero san Ludovico IX, le cui viscere riposano nel duomo, è l’inatteso trade d’union fra le due sponde del Mediterraneo.
La visita di Stato di alcuni ministri tunisini a Monreale ha avuto il merito di ravvivare la memoria del lascito straordinario che dal Duomo, con le reliquie di San Luigi, promana in tutto il Mediterraneo. Cartagine conserva un’imponente cattedrale dedicata a San Luigi, oggi sconsacrata e sede di eventi culturali tra cui un Ottobre Musicale prestigioso.
La sua figura, una delle più carismatiche nei secoli scorsi, oggi si è un po’ offuscata. La visita rappresenta un’occasione per ridare lustro al re-santo, morto di dissenteria a Tunisi, nel 1270, di ritorno dall’ottava Crociata. Per alcuni anni, il suo cuore rimase a Monreale, prima di essere trasferito in Francia. Oggi, nella città normanna resta soltanto una parte delle viscere, ma i monrealesi conoscono e apprezzano poco la figura storica del Santo francese che ora viene rinverdita grazie all’apporto culturale di un popolo, quello tunisino, non cristiano ma attento alla sua memoria.
Anche per i numerosi turisti la visita al duomo non è un’occasione per conoscere meglio San Luigi poiché le guide turistiche poco o niente si soffermano davanti al suo sacello che, invece, ha emozionato il ministro della Cultura tunisino Ezzedine Bach Chaouech.
Il rappresentante del Governo di Tunisi, il sindaco di Monreale Filippo Di Matteo, il presidente della commissione regionale Attività produttive Salvino Caputo e l’arciprete del duomo don Nicola Gaglio hanno concordato l’opportunità di avviare una serie di iniziative per far convergere una maggiore attenzione sugli aspetti più inediti del duomo di Monreale, fra questi le viscere di San Luigi rappresentano un luminoso elemento di condivisione di storia e civiltà mediterranea in un ponte ideale che lega la Tunisia, la Sicilia e la Francia.
La collaborazione si intensificherà in vista dell’ottavo centenario della nascita di San Luigi, che si festeggerà nel 2014. L’amministrazione comunale ha accolto con entusiasmo l’opportunità di schiudere nuove prospettive al turismo alla città.
Le reliquie del Santo transitarono fra le cattedrali di san Dénis e Monreale. Qui riposano nella tomba- altare fatta costruire dal cardinale Torres, nel transetto sinistro. Il sacello si trova in linea con quello di Margherita di Navarra, madre di Guglielmo II, fondatore della basilica. Per tre secoli, secondo quanto riportato nell’archivio storico del duomo, di San Luigi, a Monreale, furono conservate le viscere e due dita.
Il ritratto di San Luigi è l’unica pittura ad olio del duomo, di mano ignota ma di buona. L’immagine di san Luigi si ritrova anche sull’altare maggiore del duomo, di fattura tardo barocco, attribuito a Valadier.