Tutti abbiamo bisogno della speranza che viene dal mistero del Natale

L'arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi

Il messaggio dell’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi in occasione delle festività natalizie

MONREALE, 21 dicembre – “Tutti abbiamo bisogno della speranza che viene a noi dal mistero del Natale di Gesù Cristo. Ne ha bisogno il mondo ancora così duramente segnato dal male. Ne hanno bisogno i Paesi minacciati dalla guerra, i milioni di poveri che continuano a morire di fame, gli immigrati che approdano sulle nostre coste, le grandi nazioni dell’Europa che sembrano aver dimenticato la pietà e l’amore, avendo reciso le radici cristiane.

Ne ha bisogno la nostra bella e martoriata Isola dove la crisi economica mette in difficoltà tante famiglie, dove la mafia continua la sua presenza nefasta con le piaghe cancrenose dell’usura, del pizzo e dello spaccio della droga, dove tanti giovani sono costretti a emigrare in cerca di un futuro migliore”. Lo scrive monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, nel suo messaggio per Natale. “La speranza cristiana – sottlinea il presule – impedisce di guardare alla storia in maniera fatalistica e aiuta a vivere il nostro impegno nel mondo con coraggio e con fiducia.Noi cristiani guardiamo al futuro senza timore, perché le radici della nostra speranza affondano nel cuore stesso di Dio”. Infatti, “la nostra non è solo attesa, ma anche memoria di Uno che è già venuto nel mistero del Natale che celebriamo. È certezza della presenza di Cristo che cammina con noi, al nostro fianco. L’avvenimento dell’Incarnazione del Figlio di Dio è già in moto e nessuno potrà arrestare questo cammino”.

Per l’arcivescovo, “l’impegno storico della testimonianza dei cristiani nel presente trova il suo fondamento nel fatto che Dio in Gesù Cristo si è fatto uomo”. Di qui l’invito a non “renderci di fatto complici della rimozione sistematica delle radici e dei segni del cristianesimo nella nostra società secolarizzata, ricca di tutto, ma spaventosamente povera di Dio che, anche se addobba con luci multicolori case e città, rimane estremamente povera di Cristo, luce interiore”. Perciò, “festeggiamo il Natale, ma non dimenticando il vero festeggiato, Gesù, il solo che può donare la gioia e può far ardere il cuore”. “Natale non è la festa della luce o dell’amicizia, dell’inverno o semplicemente dei regali”, ricorda monsignor Pennisi, che conclude: “Perché questo Natale non passi invano per ciascuno di noi dobbiamo fare nostra la domanda di un mistico polacco : ‘Anche se Gesù fosse nato mille volte a Betlemme, che utilità ne avrei se non fosse nato in me?'”.