Sono Francesco Di Maggio di Camporeale e il pioppese Andrea Palmeri
MONREALE, 1 ottobre – Due seminaristi del seminario arcivescovile di Monreale, sono stati ammessi fra i candidati agli ordini sacri. La cerimonia è avvenuta ieri in cattedrale nel corso della funzione con cui la chiesa monrealese ha aperto l’anno pastorale.
L’arcivescovo Michele Pennisi ha avviato il percorso, verso il diaconato ed il presbiterato per Francesco Di Maggio, della Comunità parrocchiale Sant'Antonio da Padova in Camporeale e Andrea Palmeri, della Comunità parrocchiale Sant'Anna in Pioppo.
“Oggi – ha detto il presule nel corso della sua omelia – ammettiamo fra i candidati agli ordini sacri due alunni del nostro Seminario: Andrea e Francesco. Pronunciando il loro “eccomi” i candidati non solo scelgono di mettersi nelle mani del Signore, ma anche in quelle della sua Chiesa che e si impegna ad accompagnarli lungo il cammino. In questo modo la vocazione passa ad essere da un “fatto privato” ad un qualcosa che interessa tutta la Chiesa, universale e diocesana.
Oggi, grazie al primo sì ufficiale e pubblico, a Cristo e alla chiamata che Egli ha rivolto a Andrea e Francesco per diventare un giorno diaconi e poi presbiteri, tutti dobbiamo sentirci provocati ad imparare che la volontà di Dio non si fa soltanto a parole ma con i fatti, dando la nostra disponibilità al disegno di Dio facendo ogni giorno, con semplicità, gioia, anche tra le difficoltà, la volontà di Dio.
La nostra Chiesa – ha concluso Pennisi – accoglie oggi con gioia la loro libera scelta di intraprendere pubblicamente il cammino di preparazione al sacro ministero sacerdotale ammettendoli agli ordini , perché è certa che vogliono seguire il Maestro interiore, imparare a vivere secondo l’insegnamento del Vangelo, crescere nello spirito di preghiera e nello zelo apostolico, per guadagnare a Gesù Cristo tutti gli uomini”.
Noi tutti, confidando nella misericordia del Signore, che sceglie i deboli per confondere i forti, Vi aiuteremo con la preghiera e con la correzione fraterna animata dalla carità.