Biagio Conte scrive a monsignor Pennisi: “I poveri non considerati e senza speranza”

Il messaggio rivelato oggi dal presule nel corso della solenne celebrazione pasquale. LE FOTO

MONREALE, 27 marzo – In una cattedrale gremita di fedeli si è svolta stamattina la celebrazione solenne dedicata alla Resurrezione, presieduta dall’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, alla presenza delle autorità cittadine.

Nel corso della celebrazione, l’arcivescovo ha rivelato una parte del contenuto di una lettera che ha ricevuto da fra’ Biagio Conte, che in questi giorni sta trascorrendo alcuni giorni di ritiro nel santuario di Maria SS. Addolorata al Calvario delle Croci.

“I poveri non trovano aiuto – ha scritto Biagio Conte a Pennisi – non vengono spesso considerati, ma è anche grave ostacolare, impedire chi cerca di aiutarli. E’ assurdo e inconcepibile togliere la speranza, quei spazi preziosi per ridare loro dignità, recupero e reinserimento; noi diamo loro la lenza per pescare ,lo strumento per lavorare, affinché non vengano sempre giudicati come incapaci, fannulloni e che sempre elemosinano”.
Nel corso della funzione il presule ha detto anche che la diocesi di Monreale ha dato in concessione alla Missione Speranza e Carità, guidata proprio da Biagio Conte, trenta ettari di terreno per la realizzazione delle atttività di solidarietà portate avanti dal frate laico.
“Noi Cristiani - ha detto tra le altre cose Pennisi nel corso della sua omelia - siamo chiamati a confrontarci con gli avvenimenti della vita quotidiana, gravata dal pesante bagaglio di sofferenza, di dolore e di morte con le piaghe cancrenose della mafia, del pizzo, dell’usura, della corruzione, della inefficienza, della dispersione scolastica e della violenza minorile senza interventi adeguati da parte di chi dovrebbe occuparsene, e ne dobbiamo offrire una lettura “pasquale” alla luce della morte e della risurrezione di Cristo”.
La cerimonia era stata preceduta dalla lettura di un messaggio formale di auguri all’arcivescovo da parte di tutta la diocesi, formulato dal vicario generale, monsignor Antonino Dolce.
Al termine della celebrazione monsignor Pennisi ha impartito all’assemblea la benedizione dell’indulgenza plenaria.