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Monsignor Pennisi in visita presso la stele Falcone a Capaci: il no della Chiesa alla mafia

| Enzo Ganci | Curia

La sosta al termine della visita parrocchiale nella cittadina costiera

CAPACI, 24 gennaio – La Chiesa vuole e deve ribadire la propria presa di distanze dalla mafia, così come ha ribadito la settimana scorsa l’arcivescovo di Catania, monsignor Salvatore Gristina.

Con questo spirito ieri mattina l’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi si è recato presso la lapide che ricorda l’attentato del 23 maggio 1992, nel quale vennero uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta.
Il sopralluogo presso la stele, posta lungo la statale 113, al quale hanno preso parte numerosi fedeli, è arrivato al termine della visita pastorale che Pennisi ha effettuato a Capaci, che, come è noto, fa parte della diocesi di Monreale.

Proprio in linea con quanto ha ribadito monsignor Gristina, che nei giorni scorsi è stato eletto alla guida della Conferenza Episcopale Siciliana, da tempo già Pennisi aveva intrapreso, con atti ufficiali, un percorso finalizzato ad una netta presa di distanze dalla mafia, imponendo alle confraternite del territorio che i propri componenti non avessero legami o collusioni con Cosa Nostra e concordando con le forze dell’ordine eventuali fermate nel corso delle processioni per evitare che queste avvenissero per omaggiare personaggi chiacchierati e in odor di mafia.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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