L’iniziativa nell’ambito del “XXI Laboratorio di arti e architettura per la Chiesa”
MONREALE, 30 settembre - Con una preghiera ecumenica svoltasi nel Duomo di Monreale con la venerazione dell’Icona della Madonna Odigitria risalente al XII secolo, ha preso il via oggi (durerà fino al 4 ottobre) il “XXI Laboratorio di arti e architettura per la Chiesa”.
vescovo ortodosso Iona Obuchovskij, vicario della Metropolia di Kiev del patriarcato di Mosca, che ha letto un messaggio del Metropolita Ilarion Presidente del Dipartimento delle Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca.
All’evento hanno partecipato i sacerdoti ortodossi del Patriarcato di Mosca Martinian Epure, Giovanni Festa, Victor Grigorenko, Leonid Grilikhes, Andrei Lobashinskij, Andrej Parfencik e Alexej Uminskij con una delegazione di 25 persone provenienti dalla Russia e dall’Ucraina.
Subito dopo nella chiesa Santa Maria degli Agonizzanti c’è stato il saluto del sindaco Piero Capizzi sindaco e Mikhail Kolombet Console Generale di Russia a Palermo.
Il laboratorio di arti e architettura per la chiesa è un appuntamento ormai tradizionale di collaborazione tra Oriente e Occidente ed in particolare tra l’Arcidiocesi di Monreale e il patriarcato di Mosca. “La cattedrale di Monreale - si legge in una nota dell’arcidiocesi monrealese - è per eccellenza il ‘luogo’ ma anche l’opportunità di incontro tra l’Oriente e l’Occidente. In essa infatti l’arte ci è consegnata quasi fosse una necessità per narrare ancora il Vangelo”.
Per questo, come già accaduto per l’edizione 2014, anche quest’anno Monreale accoglierà il “Laboratorio di arti e architettura”, annuale appuntamento “nel quale operatori e fruitori delle arti si ritrovano per approfondire le ragioni dell’operare e per orientare lo sguardo verso la bellezza che salva”. Nel ricco programma sono previste visite a chiese e a mostre oltreché gruppi di lavoro e lezioni con ricercatori, studiosi, storici dell’arte e fotografi. L’iniziativa è promossa dall’associazione “Il Baglio” in collaborazione con l’unione creativa russa “Artos” e il coordinamento di “Imago Unitatis”.