"Non possiamo dimenticare i 3.200 morti nel Mediterraneo"

Pennisi: "La festa odierna ci invita a vivere meglio il nostro essere cristiani"

MONREALE, 15 agosto – “Non possiamo dimenticare i problemi della nostra terra: la persecuzione dei cristiani in tanti paesi, l’esodo di tante persone in fuga dalla guerra e dalla povertà che trovano come primo approdo la nostra Sicilia e le 3.200 persone che in quest’anno hanno trovato nel Mediterraneo la loro tomba”.

È stato questo uno dei passaggi dell’omelia di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, pronunciata nel corso della celebrazione solenne che si è tenuta oggi in cattedrale in occasione del Ferragosto, che per la Chiesa coincide con l’Assunzione di Maria in cielo.

“Non possiamo dimenticare nemmeno l’indifferenza nei confronti dei drammi di tante persone – ha aggiunto Pennisi - la crescita del senso di insicurezza per le condizioni di povertà di tante famiglie, la disoccupazione e l’emigrazione forzata di tanti nostri giovani a causa della crisi economica. Davanti al triste spettacolo di tanto angosciato dolore che dilaga nel mondo e contemporaneamente di tanta effimera gioia, dobbiamo imparare dalla Madonna a diventare anche noi segni di speranza e di consolazione.

La festa odierna – ha concluso Pennisi – ci invita a guardare a Maria Santissima, per vivere meglio il nostro essere cristiani, coniugando insieme l’amore per il cielo e la fedeltà alla nostra terra”.