La storia della Chiesa monrealese in un libro

Presentata ieri la fatica letteraria di don Giuseppe Mandalà. LE FOTO

MONREALE, 29 marzo – Dalle velleità di Guglielmo II di dotarsi di un clero in grado di contrastare l’azione dei musulmani nel territorio, alle vicende dei giorni nostri ed alle problematiche ad essi connesse. Questo ed anche più nel libro scritto da don Giuseppe Mandalà e presentato ieri in Curia.

“Vicende e Figure della Chiesa monrealese. Silloge" è l’ultima fatica del sacerdote-storico, per anni docente di storia presso il Seminario arcivescovile di Monreale, oltre che insegnante di religione al liceo classico “Emanuele Basile”, ed è stata tenuta a battesimo ieri al Palazzo Arcivescovile. Un compendio, quanto mai avvincente, oltre che utile per chi desiderasse rendersi edotto sulle evoluzioni del clero monrealese nel corso dei secoli.

Nomi illustri per la storia monrealese, nomi di arcivescovi che hanno fatto la storia di Monreale: da Alessandro Farnese, ai due Torres, a Gerolamo Venero. L’opera è il frutto di una rigorosa ricerca delle fonti documentarie archivistiche, con la quale don Giuseppe Mandalà ha tracciato la storia singolare e magnifica della Chiesa monrealese.

A presentarla è stato monsignor Francesco Conigliaro, professore di Teologia Dogmatica presso lo Studio Teologico S. Paolo di Catania, aggregato alla Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia, che nella sua lunga ed interessante relazione si è soffermato sulle spinte spirituali, politiche ed amminisitrative che hanno animato per secoli l’azione della chiesa monrealese.
Tra le figure ricordate, tra quelle più recenti (praticamente un nostro contemporaneo) un capitolo del libro é dedicato al sacerdote Andrea Gullo personaggio carismatico che per circa un quarantennio ha svoltouna intensa opera di educatore. Andrea Gullo divenne docente e poi direttore degli studi del Seminario. Nell'educare i giovani il suo pensiero si ispirava al modernismo, invitandoli a pensare con libertá di coscienza e indipendenza di giudizio.

Il suo temperamento e poi le sue abitudini, però, lo tenevano lontano dalle manifestazioni liturgiche a carattere devozionale. Fu accusato presso la Santa Sede di mantenere idee modernistiche, tanto che il cardinale De Lai inviò una missiva per chiedere chiarimenti.
L’occasione di ieri è servita pure per presentare il restyling del sito dell’archivio storico diocesano, realizzato dall’accurata competenza professionale di Sergio Intorre,, vera e propria fonte di sapere, nel quale sono contenuti documenti antichi e preziosissimi, la cui campagna fotografica e il video di presentazione Chartis ex antiquis memoria alitur sono stati prodotti dalla maestria del giovane fotografo Vincenzo Aluia.
L’evento culturale è stato introdotto dal saluto dell’Arcivescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi e dalla relazione di Elena Montagno, funzionario della Soprintendenza Archivistica per la Sicilia.