Sabato a Partinico l'arcivescovo Pennisi incontra gli esponenti di diverse categorie sociali

Il tema è : "Camminiamo insieme … Verso il Sinodo"

MONREALE 22 febbraio – Sabato 28 febbraio, alle 17, presso il Palazzo dei Carmelitani a Partinico, l’Arcivescovo Monsignor Michele Pennisi, nell’ambito delle attività di preparazione del Sinodo Diocesano, incontrerà gli amministratori locali, le autorità militari, le associazioni di lavoratori, le associazioni professionali di ispirazione cristiana, i dirigenti sanitari e scolastici, gli imprenditori, i giornalisti e i sindacati.

L’intento dell’Arcivescovo è quello di invitare tutte le parti a mettersi in ascolto gli uni degli altri, per cercare insieme quelle che Papa Francesco chiama “le periferie esistenziali” della società e che, nell’azione missionaria della Chiesa da un lato e, nell’azione sociale, culturale, educativa, politica, economica … dall’altro lato, rappresentano le emergenze di intervento in cui ognuno nel proprio ruolo e ambito deve sentirsi interpellato a testimoniare il suo essere cristiano. Sarà, quindi don Pasquale La Milia, direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano di Monreale, a introdurre il senso della richiesta che il Papa stesso, nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, fa proprio ai laici cristiani ad «un reale impegno per l’applicazione del Vangelo alla trasformazione della società».

In particolare il Santo Padre spinge la sua riflessione perché ognuno possa affermare: «io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo… – e continua – lì si rivela l’infermiera nell’animo, il maestro nell’animo, il politico nell’animo, quelli che hanno deciso nel profondo di essere con gli altri e per gli altri».

Per ciò stesso, il rinnovamento della Chiesa di Monreale, che Monsignor Pennisi chiede con la futura celebrazione del Sinodo Diocesano, esige un “camminare insieme…” perché, «se uno divide da una parte il suo dovere e dall’altra la propria vita privata – per usare ancora le parole di Papa Francesco – tutto diventa grigio e andrà continuamente cercando riconoscimenti o difendendo le proprie esigenze. Smetterà di essere popolo».