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"Quando la guerra in Siria sarà finita noi Cristiani ricostruiremo"

| Enzo Ganci | Curia

L'arcivescovo di Aleppo oggi in visita a Monreale. LE FOTO

MONREALE, 24 gennaio – Uno sguardo sulla dura realtà dei Cristiani in Medio Oriente. Così si può sintetizzare l'incontro di stamane di monsignor Jean-Clement Jeanbart, arcivescovo di Aleppo, in Siria, con i giornalisti, presso il palazzo arcivescovile.

Il prelato si trova a Monreale per concludere la settimana di preghiera per l'unità dei Cristiani, invitato dall'arcivescovo Michele Pennisi.
“Non lascerò mai Aleppo – ha detto monsignor Jeanbart. Sento un richiamo apostolico e missionario a mantenere la Chiesa nei luoghi in cui il Cristianesimo è nato. Il Signore mi renderà conto della mia perseveranza o della disfatta con cui affronto questo compito. Mi sono messo nelle sue mani e sono pronto anche al sacrificio della vita per tale missione”.

E non si tratta solo di parole, ha creato un movimento che coinvolge chierici e laici “Costruire per restare”, le cui opere a beneficio dei Cristiani di Aleppo sono numerose: contributi assistenziali, pari a metà dello stipendio, a 450 persone che hanno perso il lavoro; pagamento della metà del gasolio necessario per il riscaldamento domestico; borse di studio per gli studenti; contributi a chi vuole avviare un laboratorio artigianale; l'istituzione di un centro di formazione per muratori, carpentieri ed elettricisti.

La grande speranza che anima l'arcivescovo di Aleppo, a dispetto della realtà che lo circonda, lo induce a pensare al futuro: “Quando arriverà il momento della ricostruzione è bene che i Cristiani si riapproprino dell'arte del costruire”.
Il prelato non si è sottratto a considerazioni politiche spinose sull'Isis che non sarebbe gradito neanche ai principi del Medio Oriente, dal momento che un Califfo implica il primato sull'intero mondo musulmano.

“L'Isis è inviso anche a diversi musulmani per la violenza di cui si rende protagonista, costringerà i Musulmani a ripensare la loro teologia e non sarà facile dal momento che il Corano è stato dettato da Dio al profeta”.
Un cenno asciutto anche al presunto riscatto pagato per il sequestro delle due ragazze italiane: “Quella cifra sarebbe servita a sfamare tutti i Cristiani di Siria”.

“Troppo spesso – ha detto monsignor Pennisi – la persecuzione dei Cristiani e delle altre minoranze non trova spazio nelle cronache”.
Oggi pomeriggio, monsignor Jeanbart, sempre a palazzo arcivescovile, ha tenuto una "lectio magistralis"sul tema: "I cristiani in medioriente", per il conferimento del titolo di accademico ordinario dell'accademia teutonica.

Domattina, invece, l'arcivescovo di Aleppo, presiederà, in cattedrale, la messa in rito bizantino-slavo; nel pomeriggio si svolgerà una tavola interreligiosa con Itzaak Ben Avrahan, rabbino capo del Centro sefardico siciliano e Sami Salem, imam della grande moschea di Roma.

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 3 aprile – L’ingresso del sindaco Alberto Arcidiacono in Forza Italia, con tanto di comunicato stampa corredato di foto, mossa che mancava solo del crisma dell’ufficialità, segna un preciso spartiacque nella politica recente della nostra cittadina.

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