Sarà ''un sinodo a misura di giovani'' con particolare attenzione ai temi dell’evangelizzazione e della pastorale
MONREALE, 16 ottobre – Lo scorso 10 ottobre si è tenuta in Vaticano l’apertura da parte di Papa Francesco dell’itinerario sinodale per la Chiesa universale. Così come previsto dalla prima tappa del processo sinodale, ieri anche la Chiesa diocesana di Monreale ha aperto ufficialmente il suo cammino.
L’apertura del sinodo è stata fatta coincidere con l’inizio del nuovo anno pastorale attraverso la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi, tenutasi ieri pomeriggio in Cattedrale. Seguirà stamattina la giornata di studio a Poggio San Francesco su ''Sinodalità per la missione della Chiesa: lo stile e le pratiche'', con l’intervento di monsignor Riccardo Battocchio, presidente dell’Associazione Teologica italiana e Consultore del Sinodo dei Vescovi. Domenica, infine, sarà la volta delle parrocchie, dove, dopo aver illustrato il significato del sinodo, si inviteranno i fedeli ad accompagnare il cammino sinodale con la preghiera. Quest’ultimo perseguirà a livello diocesano la missione di evangelizzazione e la promozione della pastorale rivolta al mondo dei giovani, alle famiglie e con particolare attenzione al mondo delle disabilità.
Come ha ricordato monsignor Pennisi durante la sua omelia di apertura del processo sinodale, per il 2023 è stata indetta la XVI assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi dal tema ''Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione''.
Il processo sinodale sarà costituito perciò da tre momenti, ovvero ascolto, ricerca e proposte in un’ottica di collaborazione e condivisione. Il cammino sinodale, così come stabilito dalla CEI, sarà ricompreso tra il 2021 e il 2025. Dopo l’avvio di questo mese, le prossime tappe saranno il coinvolgimento dal basso verso l’alto nelle diocesi, nelle parrocchie e nelle varie realtà ecclesiali con momenti di ascolto, ricerca e proposta per il 2022. Nel 2023 si passerà dalla periferia al centro e al momento di confronto e dialogo per tutto il cattolicesimo italiano. Per il 2024 è prevista, invece, la tappa dall’alto verso il basso con la sintesi delle istanze emerse e consegna a livello regionale e diocesano delle prospettive di azione pastorale con relativa verifica fino ad arrivare al Giubileo del 2025.