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Cultura, le fotografie di Giovanni Verga diventano patrimonio pubblico siciliano

| Giuseppe Cangemi | Cultura

Lo ha deciso la giunta regionale che ha deliberato di acquistare le fotografie dello scrittore verista

PALERMO, 17 agosto – Giovanni Verga ebbe tra le sue grandi passioni proprio la fotografia. Realizzate dal 1887 al 1902, sono state raccolte le lastre originali utilizzate dall’autore essendo andate perdute le stampe d’epoca realizzate dallo stesso Verga.

Nella maggior parte dei casi i soggetti sono legati alla Sicilia (Catania, Vizzini e dintorni) ma alcune riprese sono state realizzate in Svizzera, a Como, Bormio e sui laghi Maggiore e di Como. Oltre ai ritratti di singoli, amici e familiari, Verga ha ripreso personale di servizio, gente comune, bambini in perfetto parallelismo con gli interessi legati alla sua produzione letteraria.

Il ricco materiale con le lastre fotografiche originali di Giovanni Verga, venduto all’asta a Torino nei giorni scorsi, verrà acquisito dalla Regione Siciliana. La Giunta regionale ha deliberato di esercitare il diritto di prelazione autorizzando la spesa di 225 mila euro per l’acquisto delle fotografie che entreranno a far parte del patrimonio documentario pubblico legato alla memoria del grande scrittore, di cui quest’anno si celebra il centenario.

Secondo il presidente della Regione si tratta di un atto dovuto quello di rendere patrimonio pubblico il prezioso materiale fotografico verghiano pervenuto fin qui. Composto da 448 documenti fotografici di grande interesse anche dal punto di vista storiografico, il corpus fotografico costituisce una significativa testimonianza della sensibilità artistica di Verga.

La raccolta, dichiarata d’interesse artistico e storico particolarmente importante dall’assessorato dei Beni culturali nel 2018, è stata messa all’asta e acquistata da una fondazione privata. L'acquisizione da parte della Regione permetterà di arricchire il patrimonio legato all’eredità di Verga, del quale a Catania esiste la casa-museo dichiarata, sin dal 1940, monumento nazionale. Saranno adesso gli uffici del dipartimento regionale dei Beni culturali ad attivare, entro la data in cui scadrà il diritto di prelazione, tutte le procedure amministrative necessarie per consentire alla raccolta fotografica di restare in Sicilia, dove testimonierà l'attività di studio svolta da Verga che, oltre agli scritti, ha lasciato memoria della società descritta nei suoi romanzi anche attraverso una corposa rappresentazione visiva di luoghi e persone.

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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