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A mano a mano usciremo da questa avventura pestifera e sorrideremo alla vita

Vorrei ed amerei, prima della stesura del mio articolo odierno, fare un omaggio ed un solenne chapeau all’infinito Rino Gaetano (del quale in questi giorni si commemora il quarantennale della scomparsa), all’immenso Riccardo Cocciante e New Perigeo, per avere partorito musicalmente e liricamente “A Mano A Mano” una canzone che ti devasta l’anima, ti scava dentro e ti proietta in un futuro post tecnologico ad alta tensione poetica e creativa.

Non parliamo di noccioline e bau augh! Trascrivo parte del testo poetico, per operare con i lettori una lettura catartica e pura, che ci proietta nel futuro della nostra vita galera, ma autenticamente vera, sofferta e senza caloriferi, perché in poesia e nel nostro vissuto quotidiano, quando scendiamo a cinque gradi di temperatura, non basta più la coperta! Ci vogliono le stufe ed i caloriferi, l’aria climatizzata, le mutande di lana ed il cappotto addosso, per non battere i denti a più non posso. A mano a mano ti accorgi che il vento ti soffia sul viso e ti ruba un sorriso, la bella stagione che sta per finire, ti soffia nel cuore e ti ruba l’amore. E a mano a mano si scioglie nel pianto, quel dolce ricordo sbiadito dal tempo di quando vivevi con me in una stanza e non c’erano soldi ma tanta speranza.

Tralascio alcune strofe e continuo: Ma dammi la mano e torna vicino, può nascere un fiore nel nostro giardino e neanche l’inverno lo potrà mai gelare e può crescere un fiore da questo mio amore per te. Ho dovuto correggere alcuni strafalcioni sintattici del testo ed adattarli armonicamente alla meravigliosa poietica del brano di Riccardo Cocciante e Marco Luberti. Se avessi scritto almeno due strofe di questa canzone meravigliosa, avrei modulato nella seguente sequenza: A mano a mano, scavo il tuo viso e le tue giovani rughe, ritrovo estasiato mille vie di fughe. Sei senza macchia e campanelli tintinnanti, una donna di alto profilo sulla via dei mitici Giganti. A mano a mano crolleremo stanchi in questo letto di paglia, splenderà il tuo viso e sospirerai come l’asino che raglia. A mano a mano, ti addormenterai fino al mattino da dura tavola, veglierò per scoprire un sorriso sulle tue labbra da favola.
COPYRIGHT ©BY SALVINO CAPUTO