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Il mondo va come deve andare: spetterà all’ultimo spietato dittatore dettare le ultime regole del gioco

Sir Charles Spencer, il mitico “Charlie Chaplin”, ci aveva illuminato in tema di disincanto di fronte alla spietatezza e alle ingiustizie della società moderna. Il nostro amatissimo Charlot del film “Tempi Moderni” era considerato l’emblema dell’alienazione umana nell’era del boom economico e industriale mondiale.

Chaplin tifava per gli emarginati e i poveri ed era un vero progressista, inviso alla stampa mondiale. Nel “Grande Dittatore” del 1940 Chaplin superò se stesso, scatenando una guerra becera di opinioni nella vecchia Europa reazionaria ed antisemitica. Nel 2019, mentre scrivo il mio articolo odierno, amo concedermi una tenerissima fantasia: immagino Chaplin accanto a Totò Principe de Curtis, a Franco Franchi, Alberto Sordi e Aldo Fabrizi, protagonisti del nuovo film “ L’Ultimo Grande Dittatore”. Ci sarebbe da riflettere e scompisciarsi dalle risate! La nostra società del terzo millennio è una società di donne e uomini, di social network, che sdoganano odio, violenza, false notizie, fanatismi e rancori. Oggi l’onorevole Monica Cirinnà del Partito Democratico ha sollevato questa dolorosa e patetica analisi presso la trasmissione 8/12 di Lilly Gruber. La deputata del Partito Democratico ha attaccato violentemente Zuckerberg e Facebook per la mancata trasparenza dei profili degli iscritti a questo popolarissimo social network: Non c’è trasparenza, un codice fiscale, un documento d’identità degli iscritti al social che diffondono odio gratuitamente e minacciano i profili degli iscritti onesti ed in regola, con imprecazioni e minacce punibili ai sensi dell’art.339 del codice penale con la pena di un anno di reclusione.

In breve, la gente non è matta, né troppo distratta, è solo gente che ribolle ed ha dissotterrato l’ascia di guerra mediatica. Nelle more, il grande ed ultimo dittatore se la spassa e ride come un pervertito sulle conflittualità delle donne e degli uomini del nostro pianeta; sussurra al suo alter ego : Facciamoli scannare e poi ci penseremo noi a fare piazza pulita. L’aspetto più rognoso della mia analisi è la questione biforcuta legata al dramma della disperazione degli onesti ed al sorriso sardonico di milioni d’incoscienti che aspettano il grande giorno del riscatto esistenziale. Se ci fosse al mio fianco il grande Totò mi consolerebbe urlando: Non ti curare dei serpenti e scrivi ricordando al mondo intero i versi finali della mia “Livella “Sti pagliacciate appartengono solo ai finti cadaveri viventi, noi siamo gente seria ed apparteniamo alla nostra sorella morte”, non escludiamo il ritorno!
Copyright © By Salvino Caputo