La vita imita l’arte più di quanto l’arte non imiti questa pazza vita

Un aforisma paradossale del grande Oscar Wilde è il titolo del mio odierno articolo su Monreale News. Ho sempre amato Wilde come scrittore, poeta, giornalista e saggista- Ho letto i suoi libri più popolari: “Il Ritratto di Dorian Gray”, “Il Principe felice”, “Il De profundis” e tanti altri.

Ho letto tutti i suoi aforismi e mi sono incazzato per l’aforisma che ho riportato nel titolo del mio articolo. Nel 1972 ho dedicato a Wilde la mia canzone “La Cultura della Differenza” presente su You Tube ancora in data odierna. In materia di “Aforismi e Letteratura” ho adorato soltanto il mio candido Voltaire e Leonardo Sciascia. Non condivido assolutamente l’aforisma di Wilde perché è una gretta falsificazione della vita, risalendo strumentalmente al contrario il letto del grande fiume che la nostra vita rappresenta: Uomini e Donne, caro Oscar Wilde, non siamo salmoni! Saremo, concordo, il fiume di Eraclito dove tutto scorre inesorabilmente e quotidianamente, ma tu capovolgi la questione con un paradosso fuori dal tempo e dal vissuto dell’umanità.

L’Arte è figlia della nostra vita, creatività, cultura, fantasia ed immaginazione; te lo dimostrano i capolavori di Fidia, Michelangelo, Donatello, Raffaello, Bosch, Caravaggio, etc. Per dirimere la mia polemica, caro Oscar, contrappongo al tuo soggettivo aforisma una pagina illuminante e risolutiva di Voltaire, ovvero “L’Analogia dell’Orologiaio”: L’Esistenza di qualsivoglia prodotto artistico e di qualunque opera d’arte implicano il suo realizzatore, progettista, pittore, scultore ed architetto. L’analogia dell’orologiaio consiste nella comparazione tra ciò che si crea e ciò che si vorrebbe fare apparire dipendente dall’opera creata. Al di là di Voltaire e del suo argomento teleologico, sono estremamente convinto che sia l’arte ad imitare la nostra vita creativa ed artistica.
Quando spesso vado a rimirare i mosaici del Duomo di Monreale, mi chiedo e m’interrogo se siano stati i geniali mosaicisti della città normanna ad imitare la comune vita corrente o viceversa, se i loro capolavori non abbiano mai imitato la nostra vita. Rispondo sempre senza esitare: I Mosaici capolavoro del Duomo sono stati solo espressione pura della manualità, fantasia e tecnica dei superbi mosaicisti che li hanno realizzati, senza imitare la nostra vita. In conclusione, penso che sia l’arte ad imitare la nostra vita in tutti i secoli trascorsi. Riguardo al futuro, mi auguro che siano i grandi capolavori della storia dell’arte a guidare uomini e donne del terzo millennio, verso un futuro di sovrana estetica e superlativa bellezza che salveranno sicuramente il nostro pianeta dalla barbarie e dall’oscurantismo.
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